Ragusa, stretta del Comune sull’edilizia in zona agricola
È stata emanata una direttiva riguardante l'utilizzazione ai fini edificatori delle zone agricole del territorio comunale
(14 febbraio 2020)
Dopo tanti anni di vuoto in seguito alla scadenza del Piano regolatore generale e alla mancata approvazione del nuovo, il Comune di Ragusa interviene a mettere una pezza sulle maglie troppo larghe della possibilità di edificazione nei terreni agricoli.
In proposito il dirigente di settore, Ignazio Alberghina, ha emanato una direttiva, il cui testo è pubblicato sul sito istituzionale del Comune, riguardante la utilizzazione ai fini edificatori delle zone agricole del territorio comunale.
“La direttiva cerca di porre fine – chiarisce l’assessore all’Urbanistica di palazzo dell’Aquila, Gianni Giuffrida – alle norme nebulose che regolamentano l’attività edilizia in queste zone ed è importante soprattutto soprattutto per le aree di tutela II del piano paesaggistico, ovvero il 95% del nostro territorio. In questa enorme parte di Ragusa, la possibilità di costruire viene vincolata al possesso dei requisiti oggettivi e soggettivi di imprenditore agricolo. Nelle aree senza tutela e a tutela I si dovrà dimostrare la connessione all’uso agricolo della nuova costruzione; infine nelle aree a tutela III è esclusa ogni edificazione”.