Ragusa – Sanitari no vax: partite altre diffide. Ecco i numeri
Tra loro una dozzina di medici. Molti sono tornati sui loro passi ed hanno fatto il vaccino
(articolo La Sicilia del 25 luglio)
Nei giorni del grande dibattito sul green pass, si ritorna a discutere anche dei sanitari che hanno deciso di non vaccinarsi. L’Asp di Ragusa, in questo senso, ha fatto da apripista assumendo una posizione netta sin da subito con la sospensione di 30 dipendenti (Ragusa ha avuto il più alto numero di sospesi dell’intero Paese). Nel frattempo la situazione è andata evolvendosi: esattamente un mese fa, dalle nostre pagine, il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale, Angelo Aliquò, ci aveva confermato che 15 sanitari erano rimasti sospesi e uno, addirittura (prossimo alla pensione) aveva deciso di licenziarsi. Inoltre, lo stesso Aliquò ci aveva spiegato che erano partite ancora una decina di diffide all’indirizzo di altri dipendenti che erano stati invitati a vaccinarsi, pena la sospensione senza stipendio fino al 31 dicembre. Ma ad oggi che evoluzione ha avuto questa vicenda? A darci gli aggiornamenti è stato, ancora una volta, il direttore dell’Azienda Sanitaria Provinciale il quale spiega che, alla data di oggi, 11 sanitari “no vax” risultano ancora sospesi, 4 hanno prodotto documentazione idonea che giustifica l’incompatibilità con la vaccinazione mentre, sul totale delle sospensioni, 16 sanitari hanno deciso di fare il vaccino e, quindi, sono rientrati in servizio. Ma nel frattempo il lavoro dell’amministrazione dell’Asp nell’individuare i propri dipendenti che rifiutano il vaccino anti-Covid, non si è fermato e, nel corso dell’ultimo mese, sono partite altre diffide. «Aspettiamo – dichiara il direttore generale dell’Asp Angelo Aliquò- la risposta degli ultimi 30 che abbiamo diffidato (e ci sono almeno una dozzina di medici) e dovranno rispondere entro martedì (27 luglio- ndr). Alcuni hanno già fatto il vaccino, altri hanno dato risposte e certificati non validi per non vaccinarsi». Anche a Ragusa, quindi, sono ancora diversi gli operatori che lavorano in sanità che si rifiutano di sottoporsi a vaccinazione e, molti di loro, sono pronti anche a dare battaglia. In questo senso ci sono diverse procedure giudiziarie in corso con alcuni sanitari che hanno ricorso al Giudice del Lavoro sollevando una serie di vizi procedurali (a partire dal mancato rispetto della privacy). Dall’altro lato, i cosiddetti sanitari no vax di tutto il Pese stanno portando avanti una battaglia, tutti insieme, richiamando l’incostituzionalità dell’obbligo vaccinale