Ragusa – riqualificazione via Roma: “deluse le aspettative dei cittadini”
Lo dichiara il direttivo cittadino di Fratelli d’Italia Ragusa, commentando il progetto di intervento estetico su una piccola parte del centro storico
(18 febbraio 2022 – Ragusa – via Roma)
“Non ci aspettavamo certamente d’essere stupiti da effetti speciali, ma sulla riqualificazione di via Roma credevamo che l’Amministrazione comunale avrebbe illustrato qualcosa di più della sostituzione di qualche panchina e l’installazione di pensiline da box auto per il ponte”. Lo dichiara il direttivo cittadino di Fratelli d’Italia Ragusa, commentando il progetto di intervento estetico su via Roma e su una piccola parte del centro storico, presentato ieri l’altro dal sindaco Cassì ai rappresentanti degli organi di informazione. “Fino all’ultimo momento – continuano da FdI – abbiamo sperato, anzi, che per riqualificazione di via Roma si intendesse la parte della strada compresa tra corso Italia e la Rotonda Maria Occhipinti, azione che si attende da tempo insieme a una ragionata politica di recupero urbanistico di quella zona del Centro Storico. Speravamo fosse così anche in considerazione del fatto che l’Ente Comune, con interventi iniziati in epoca pre-grillina, ha speso e continua a spendere ingenti risorse per dotare la città di un teatro comunale riattando l’ex Cinema Marino e riteniamo che parallelamente alla ristrutturazione del Teatro della Concordia sia urgente un intervento di riqualificazione del quartiere Nord della città. Speravamo che durante quella conferenza stampa l’Amministrazione avrebbe messo a tacere, carte alla mano e una volta per tutte, chi sostiene che il Comune non ha ancora il Piano Particolareggiato dei Centri Storici, strumento indispensabile per avviare, finalmente, quella politica di recupero urbanistico citata poche righe fa e mai avviata da nessuno. Speravamo, inoltre, che l’Amministrazione avrebbe speso energie e risorse per mettere in campo una strategia votata al rafforzamento della sicurezza nel Centro Storico, potenziando la videosorveglianza, attuando il protocollo sul Controllo di Vicinato, e non certamente installando delle panchine che “disincentivano il bivacco” (tra l’altro espressione orribile). Temiamo, anzi, che cambiare le panchine con delle soluzioni meno “comode”, insieme alla contemporanea trasformazione del ponte con aree a verde coperte da tettoia, non farà altro che spostare il problema di qualche decina di metri”.