Ragusa, nasce la Consulta della associazione datoriali
A guidare la consulta sarà, per i primi sei mesi, Gianni Gulino, presidente di Confcooperative
(27 gennaio 2021)
Fare squadra per superare, insieme, una emergenza senza precedenti. È con questo spirito che Agci, Cna, Confagricoltura, Confartigianato, Confcooperative, Confesercenti, Legacoop e Sicindustria hanno deciso di dar vita al coordinamento delle associazioni di categoria della provincia di Ragusa. “Il bisogno di un grado maggiore di collegialità e di condivisione sui temi di principale interesse per il tessuto produttivo ibleo – si legge nel documento costitutivo della consulta – ha accompagnato il percorso di questo organismo, che ha lo scopo di studiare e approfondire le esigenze e le problematiche socio-economiche del territorio della provincia di Ragusa e di proporre soluzioni, progetti e linee strategiche di sviluppo a tutte le istituzioni ai vari livelli, come gli enti locali territoriali e non territoriali, la Camera di commercio, i governi e i parlamentari nazionali e regionali”.
A guidare la consulta sarà, per i primi sei mesi, Gianni Gulino, presidente di Confcooperative. “La nuova programmazione e gli strumenti del Next generation Eu – si legge ancora nel documento – rappresentano una opportunità unica che richiede una partecipazione dal basso, così da fare emergere le esigenze del territorio e la costituzione di una vera e propria ‘banca dei progetti’. Questo è il momento di progettare iniziative per creare sviluppo, innovazione e occupazione: un lavoro che deve partire dai territori, dialogando tra istituzioni di ogni livello. Le risorse messe a disposizione da Recovery fund, fondi strutturali e Fondo di sviluppo e coesione daranno al Mezzogiorno la possibilità di recuperare il gap dei mancati investimenti, pubblici e privati, degli ultimi 30 anni. Ma, affinché ciò avvenga, occorre una programmazione che tenga conto delle reali esigenze del tessuto produttivo. E solo una azione collegiale permetterà di affrontare e superare i ritardi e migliorare le condizioni di sviluppo del nostro territorio, della nostra regione e del nostro Paese”.