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Ragusa, infermiere morto per Covid: profondo cordoglio da parte dell’Asp
“ La scomparsa di Saverio Armenia è anche la rappresentazione del sacrificio e dell'impegno di tutti gli operatori della sanità”
(12 dicembre 2020)
Ieri ancora un decesso fra gli operatori dell’Asp di Ragusa, si tratta dell’infermiere Saverio Armenia in servizio al Pronto Soccorso dell’ospedale “Giovanni Paolo II”.
Ricoverato d’urgenza in terapia intensiva, le sue condizioni sono apparse subito gravi e hanno reso anche necessaria l’intubazione. Da allora, nonostante gli sforzi di tutti i colleghi, è rimasto sempre in condizioni critiche.
Un infermiere molto stimato dai colleghi e apprezzato dai pazienti. La sua scomparsa lascia un vuoto immenso non solo nell’Asp di Ragusa ma in tutta la comunità pozzallese. La Direzione strategica si stringe al dolore di tutta la famiglia, alla quale esprime le più sentite condoglianze.
La scomparsa di Saverio Armenia è anche la rappresentazione del sacrificio e dell’impegno di tutti gli operatori della sanità che, dal primo momento di questa emergenza, non si sono tirati indietro.
Credo che come molti casi avvenuti in casi giovani e senza patologie o meno giovani, i casi siano stati curati male e non in tempo. Altrochè condoglianze. Ve ne fregate di pretendere le vere cure, di raggruppare un protocollo comune per tutte le regioni. Ancora intubazioni, che sono quelle che hanno massacrato migliaia di persone.
È inammissibile.