Ragusa, il mare al tempo del covid-19 tra il distanziamento sociale e lo stop agli sport collettivi
Ecco le linee guida per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative
(10 giugno 2020)
Come è normale che sia, la stagione balneare 2020 arriverà, ma con delle regole e secondo disposizioni ben precise. Il Comune di Ragusa si è attrezzata per questo: ecco tutto quello che c’è da sapere!
Con ordinanza n. 588 del 10 giugno 2020 si dispone che, a decorrere dalla pubblicazione del provvedimento avvenuta in data odierna sul sito istituzionale del Comune, e fino a determinazioni contrarie, tutti gli operatori e/o servizi sono tenuti ad osservare le misure anti covid previste nelle linee giuda per la riapertura della attività economiche, produttive e ricreative del 9 giugno 2020 elaborate dalla conferenza delle Regioni ed Autonomie Locali.
Confermando il contenuto della precedente ordinanza n. 365/2020, con riferimento all’accesso alle spiagge libere, viene statuito che tutti gli utenti saranno tenuti ad osservare le prescrizioni previste agli accessi, adottando “comportamenti rispettosi delle misure di prevenzione” assicurando il rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro tra le persone ed il posizionamento degli ombrelloni in modo da garantire una superficie di almeno 10 mq per ogni ombrellone indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia.
Nell’ordinanza si rammenta altresì che:
– Tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio) quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1,5 m;
– E’ vietata la pratica di attività ludico-sportiva di gruppo che possa dar e luogo ad assembramenti;
– Gli sport individuali che si svolgono abitualmente in spiaggia (es. tamburelli) o in acqua (es. nuoto surf, windsurf, kitesurf) possono regolarmente essere praticati, nel rispetto delle misure di distanziamento interpersonale. Diversamente per gli sport di squadra (es. beach volley, beach soccer), sarà necessario rispettare le disposizioni delle istituzioni competenti.