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Ragusa Ibla – rifiuti tra le meraviglie barocche: Comibleo denuncia

Il comitato spontaneo di residenti nella città antica presenta esposto-denuncia al prefetto, al sindaco, al direttore generale dell’Asp e al soprintendente ai Beni culturali e ambientali

(10 novembre 2021 – Ragusa Ibla – rifiuti)

Il Comibleo, il comitato spontaneo di residenti nella città antica di Ragusa Ibla, ha inviato venerdì scorso un esposto-denuncia, avente per oggetto i contenitori dei rifiuti degli esercizi pubblici del centro storico di Ragusa Ibla, al prefetto, al sindaco, al direttore generale dell’Asp e al soprintendente ai Beni culturali e ambientali. “Il Comibleo – è scritto nell’esposto-denuncia – ha più volte evidenziato al sindaco di Ragusa l’assurda situazione dei Rsu nel centro storico patrimonio dell’umanità che ha raggiunto livelli di insostenibilità non più tollerabili né dai cittadini né tantomeno dal movimento turistico. Nelle pubbliche vie, sopra i marciapiedi, nelle piazze, addossati ai monumenti, accumulati sotto le finestre delle abitazioni dei residenti e della scuola per l’infanzia, sono stati posti i bidoni della raccolta differenziata dei rifiuti prodotti dagli esercizi pubblici di ristorazione, mai sanificati e disinfettati, che costituiscono un pericolo per la salute pubblica, per i bambini, i residenti, i passanti e i turisti, costretti a subire le esalazioni maleodoranti e la proliferazione di insetti e roditori. Tutto ciò in violazione di una serie di norme in materia ambientale”. Nel documento sono esposte con accuratezza i riferimenti normativi in questione.

“Ora a Ragusa Ibla – continua ancora Comibleo – non appare chiaro quale regolamento o delibera debbano osservare le utenze domestiche e non domestiche atteso che c’è un regolamento e una serie di ordinanze che non chiariscono in maniera inequivocabile quale sia l’indirizzo prevalente. Pare che, a Ragusa Ibla, nessuna attività commerciale abbia spazi interni per i cassonetti dei rifiuti per cui tutti i contenitori sono stati posizionati in siti lontani dalle attività, a scapito dei cittadini residenti, costretti a subire passivamente inconvenienti igienico sanitari e ambientali, esalazioni e rumori molesti. Ma c’è di più. Stando a quanto previsto dall’Allegato A dell’ordinanza n. 302/2018, non si comprende per quale ragione ai residenti di alloggi di modesta superficie non sia consentito tenere all’esterno delle abitazioni i cinque contenitori dei rifiuti della raccolta differenziata al pari delle attività commerciali, con evidente disparità di trattamento. Quanto attuato comporta che sopra i coperchi e intorno ai bidoni degli esercizi pubblici che sfuggono a qualsiasi controllo degli assegnatari, siano buttati rifiuti di ogni genere compresi rifiuti speciali, tossici e nocivi e persino le batterie dismesse delle autovetture. Parecchi rifiuti inoltre provengono anche dagli “ospiti” delle strutture ricettive. Con il termine “ospiti” intendiamo tutte le persone diverse dai residenti, che a vario titolo alloggiano nel centro storico che non pagano imposte sulla spazzatura, sfuggono al controllo comunale, e quindi essendo privi dei contenitori per la raccolta differenziata, utilizzano i bidoni delle varie attività prive di controllo”.

Prosegue: “Altro annoso problema è costituito dalla mancanza di contenitori dei rifiuti al servizio dei cittadini che per imprevedibili ragioni sono costretti a lasciare con urgenza la propria abitazione e degli studenti universitari pendolari che solitamente rientrano nelle loro città il venerdì e non sanno come e dove conferire i rifiuti, problema che nessuno vuole risolvere. Tutto ciò produce l’indecorosa visione offerta ai cittadini, a bambini e ragazzi, ai turisti e visitatori che affollano Ibla, e dimostra un grave intollerabile atto di indifferenza verso il patrimonio culturale e religioso della città patrimonio Unesco, in tutto il mondo conosciuta e apprezzata, ma, a quanto pare, non dalla Pubblica Amministrazione, restia a risolvere i problemi del conferimento dei rifiuti da anni sollevato. Per quanto sopra evidenziato, il Comibleo chiede alle autorità delegate a vigilare sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti”.

RAGUSA IBLA – RIFIUTI- ECCO IL TESTO DELL’ESPOSTO-DENUNCIA 

Ill.me Autorità,

il COMIBLEO ha più volte evidenziato al Signor Sindaco di Ragusa l’assurda situazione dei R.S.U. nel centro storico patrimonio dell’umanità, che ha raggiunto livelli di insostenibilità non più tollerabili né dai cittadini ne tantomeno dal movimento turistico.

Nelle pubbliche vie, sopra i marciapiedi, nelle piazze, addossati ai monumenti, accumulati sotto le finestre delle abitazioni dei residenti e della scuola per l’infanzia, sono stati posti i bidoni della raccolta differenziata dei rifiuti prodotti dagli esercizi pubblici di ristorazione, mai sanificati e disinfettati, che costituiscono un pericolo per la salute pubblica, per i bambini, i residenti, i passanti e in turisti, costretti a subire le esalazioni maleodoranti e la proliferazione di insetti e roditori, in violazione dell’art. 1 comma 4 del Decreto Legislativo 3/12/2010, n. 205, di modifica dell’art 177 del D.L.vo n. 152 del 3/4/2006, Norme in materia ambientale, che recita: I rifiuti sono gestiti senza pericolo per la salute dell’uomo e senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio all’ambiente e, in particolare:

a) senza determinare rischi per l’acqua, l’aria, il suolo, nonché per la fauna e la flora;

b) senza causare inconvenienti da rumori o odori;

c) senza danneggiare il paesaggio e i siti di particolare interesse, tutelati in base alla

normativa vigente.

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Ed ancora l’art. 16 sostitutivo dell’art. 188 del D.L.vo 152 prima citato, sancisce che il produttore iniziale dei rifiuti, nel caso in specie il titolare dell’ attività di ristorazione, conserva la responsabilità anche nel caso di conferimento dei rifiuti a ente o impresa pubblica o privata che effettua la raccolta dei rifiuti.

Ora a Ragusa non appare chiaro quale regolamento o delibera debbono osservare le utenze domestiche e non domestiche atteso che:

il Regolamento comunale d’igiene agli artt. 30 e successivi obbliga tutte le utenze di tenere i rifiuti in ceste o casse sempre coperte fino alla consegna al personale addetto alla rimozione delle spazzature;

l’Ordinanza comunale n. 275 del 06/02/2012 – Regolamentazione servizio integrato dei rifiuti per tutte le utenze prevede:

tutti i rifiuti raccolti nei sacchi o sfusi, nel caso di carta e cartone, vetro e lattine, dovranno essere posti all’interno dei contenitori a servizio dell’attività che potranno essere posizionati sul marciapiede in prossimità dell’accesso all’attività;

(ma in violazione del Codice della Strada in quanto i bidoni posti sui marciapiedi ostacolato e addirittura impediscono il transito pedonale e ai diversamente abili);

i rifiuti dovranno essere suddivisi per frazione merceologica e conferiti in sacchi e/o sfusi, nel caso di carta e cartone e vetro e lattine, nei bidoni diversamente colorati e chiusi in maniera tale da evitare ogni dispersione. Nel caso di cartoni d’imballaggio di dimensioni tali da non poterli inserire nei contenitori, occorre piegarli e legarli e porli accanto il contenitore ovviamente nei giorni previsti per la raccolta e nel rispetto degli orari di esposizione;

la Deliberazione comunale n. 386 del 19/07/2016 – Regolamento della raccolta differenziata prevede:

tutti i rifiuti raccolti nei sacchi o sfusi, nel caso di carta e cartone, vetro e lattine, dovranno essere posti all’interno dei contenitori a servizio dell’attività che potranno essere posizionati sul marciapiede in prossimità dell’accesso all’attività;

(anche questa delibera è in contrasto con il Codice della Strada in quanto i bidoni posti sui

marciapiedi addirittura impediscono il transito pedonale e ai diversamente abili);

omissis;

il conferimento dei rifiuti dovrà avvenire nei giorni, negli orari e con le modalità di

seguito elencate: omissis;

l’Ordinanza n. 302 del 04/05/2018 – Regolamentazione servizio integrato dei rifiuti, che all’Allegato A prevede:

I contenitori delle frazioni merceologiche sopra citate sono posizionati di norma all’interno degli stabili, sono esposti da parte degli utenti e sono svuotati (raccolti) nei giorni e con le modalità prestabiliti dall’ATI (esposizione dei contenitori dalle ore 20,30 alle ore 6,00).

I titolari delle utenze sono tenuti ad esporre i contenitori su strada nei giorni di raccolta, non prima delle 20:30 del giorno prima dall’inizio del servizio e non dopo le ore 6:00 del giorno stesso, e a ritirare i contenitori una volta svuotati, entro le ore 13,00, mediante un loro incaricato.

Qualora per problemi logistici o per mancanza di spazi interni o di cortili/aree di pertinenza delle utenze, rilevati dall’ATI, non sia possibile il posizionamento dei contenitori all’interno degli stabili, l’ATI posiziona i contenitori delle raccolte differenziate all’esterno degli stessi, individuando le relative soluzioni logistiche.

(L’ATI può quindi decidere il posizionamento dei contenitori a prescindere dal rispetto dell’art. 1 comma 4 del Decreto Legislativo 3/12/2010, n. 205 creando inconvenienti igienico sanitari, ambientali, inquinamento acustico e disturbo della quiete pubblica?)

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Ora pare che a Ragusa Ibla nessuna attività commerciale abbia spazi interni per i cassonetti dei rifiuti per cui tutti i contenitori sono stati posizionati in siti lontani dalle attività, a scapito dei cittadini residenti, costretti a subire passivamente inconvenienti igienico sanitari e ambientali, esalazioni e rumori molesti in violazione del D.L.vo n. 205/2010 prima citato.

Ma c’è di più. Stante a quanto previsto dall’Allegato A dell’ordinanza n. 302/2018, non si comprende per quale ragione ai residenti di alloggi di modesta superficie non è consentito tenere all’esterno delle abitazioni i cinque contenitori dei rifiuti della raccolta differenziata al pari delle attività commerciali, con evidente disparità di trattamento.

Quanto attuato comporta che sopra i coperchi e intorno ai bidoni degli esercizi pubblici che sfuggono a qualsiasi controllo degli assegnatari, vengono buttati rifiuti di ogni genere compresi rifiuti speciali, tossici e nocivi e persino le batterie dismesse delle autovetture, come testimoniato da una delle foto accluse.

Parecchi rifiuti inoltre provengono anche dagli “ospiti” delle strutture ricettive, con il termine ”ospiti” intendiamo tutte le persone diverse dai residenti, che a vario titolo alloggiano nel centro storico che non pagano imposte e TARI sulla spazzatura, sfuggono al controllo comunale, e quindi essendo privi dei contenitori per la raccolta differenziata, utilizzano i bidoni delle varie attività prive di controllo.

Altro annoso problema è costituito dalla mancanza di contenitori al servizio dei cittadini che per imprevedibili ragioni sono costretti a lasciare con urgenza la propria abitazione e degli studenti universitari pendolari che solitamente rientrano nelle loro città il venerdì e non sanno come e dove conferire i rifiuti, problema che nessuno vuole risolvere.

Tutto ciò produce l’indecorosa visione offerta ai cittadini, a bambini e ragazzi, ai turisti e visitatori che affollano Ibla, dimostra grave intollerabile atto di indifferenza verso il patrimonio culturale e religioso della città patrimonio UNESCO, in tutto il mondo conosciuta e apprezzata, ma non dalla Pubblica Amministrazione, restia a risolvere i problemi del conferimento dei rifiuti da anni sollevato.

Per quanto sopra evidenziato, il COMIBLEO chiede alle SS. LL. Ill.me, Autorità delegate a vigilare sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti:

il rispetto della normativa europea, nazionale, regionale e locale sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti:

di chiarire in modo esaustivo quale ordinanza o regolamento i cittadini debbono osservare per il conferimento dei rifiuti senza alcuna distinzione e disparità di trattamento tra utenze domestiche e non domestiche non prevista dalle vigente normativa in materia di rifiuti;

di esercitare i dovuti controlli per le conclamate e documentate violazioni delle norme urbanistiche, amministrative, igienico sanitarie e ambientali delle strutture ricettive e degli esercizi pubblici;

di rimuovere i contenitori dei rifiuti della accolta differenziata degli esercizi pubblici posti dinanzi alle abitazioni, ai monumenti e alle scuole, posizionandoli dinanzi alle attività che li producono nel giorno previsto per il ritiro, unico sistema atto ad eliminare gli inconvenienti igienico sanitari e ambientali del deposito indifferenziato dei rifiuti da parte di terzi, essendo i contenitori sempre controllabili dai titolari delle singole attività;

l’immediata sanificazione dei bidoni delle attività commerciali e della ristorazione mai puliti e sanificati, e il costante mantenimento dello stato di pulizia degli stessi.

In attesa di urgente pronuncia delle SS. LL. Ill.me, ai sensi e per gli effetti della legge 241/90 e successive modificazioni e integrazioni, porgiamo distinti saluti.

Allegate alcune foto degli indecorosi siti a Ragusa Ibla con la presenza dei rifiuti .

I promotori

Mallia Francesco Ottaviano Andrea Ucchino Paolo

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