Ragusa: avviso per l’assunzione di un dirigente ma il nome circola già
Tringali: “È la passione di antiquario del sindaco Cassì”
(19 marzo 2020)
Prima il corposo aumento dell’indennità di posizione al capo della burocrazia comunale con determina adottata dal sindaco Peppe Cassì l’11 marzo (il giorno-clou dell’emergenza e della svolta della decretazione d’urgenza nell’intero paese), poi l’avviso per l’assunzione di un dirigente amministrativo.
I gruppi di minoranza non capiscono e non ci stanno a rispettare quel tacito e naturale patto di fiducia e di collaborazione con l’amministrazione. Prima i due consiglieri del Pd Mario D’Asta e Mario Chiavola, oggi l’ex presidente del consiglio comunale Anronio Tringali (M5), intervengono.
“Nessuno discute – osserva Tringali – sulla legittimità di scelte che saranno magari dettate da norme preesistenti, come quella dell’aumento dell’indennità del segretario comunale, ma leggere, ieri, in piena emergenza coronavirus, dell’avviso pubblico “di mobilità esterna volontaria per la copertura di un posto di dirigente amministrativo” lascia a dir poco interdetti. Stiamo parlando di un bando di gara che scade il 16 aprile prossimo, tutto in pieno periodo di emergenza, con il solito contorno di voci sul possibile nome destinato a ricoprire il posto, che circola da giorni, dentro e fuori il palazzo. Non è la prima volta che nomine destinate a coprire vuoti dirigenziali siano anticipate dall’opinione pubblica, circostanza che puntualmente si verifica. Ma sarebbe il tempo di dire basta, al di là delle questioni legate all’emergenza”.
“Quasi due anni fa è stata compiuta una scelta ben precisa – sostiene Tringali – perché i ragusani hanno voluto puntare sull’extranuovo. Ma, adesso, prendiamo atto che è destinata ad allungarsi la lista dei dirigenti che provengono da quel passato che si voleva a tutti i costi sconfessare. E così, a quanto sembra, dovrebbe accadere per il presunto arrivo di un dirigente amministrativo che già sarebbe stato in forza al Comune di Ragusa per ricoprire lo stesso incarico. E anche con riferimento ad altri settori circolano voci su possibile scelte del primo cittadino che suscitano un persistente interrogativo. Si tratta di una passione per l’antiquariato del sindaco Cassì oppure ci sono pressioni esterne, dei soliti noti, dei grandi vecchi della politica locale, per riportare, nei posti che contano, persone e personaggi della politica di sempre? A che serve allora votare nomi nuovi? Tanto varrebbe rivolgersi agli stessi nomi del passato, anche alla luce della considerazione di molti che “si stava meglio quando si stava peggio”.
“In relazione all’emergenza in atto – tiene a precisare, infine, il consigliere Tringali – comprendiamo come possano apparire poco opportuni rilievi di natura politica in un momento come quello attuale, ma se l’amministrazione continua normalmente la sua attività politico-amministrativa non possiamo rinunciare al nostro ruolo di controllo e di verifica degli atti. E il sindaco non ci venga poi a fare il sermoncino, come accaduto ieri sera in un video sui social, sul fatto che le polemiche gli sembrano poco opportune in questo momento. Le polemiche, basta poco per fermarle. Cassì blocchi qualsiasi attività che non abbia a che vedere con l’amministrazione, ordinaria e straordinaria, relativa all’emergenza sanitaria in corso. E non strumentalizzi il nostro ruolo di controllo. Oppure riteneva che l’opposizione avrebbe taciuto, stante l’attuale situazione, circa le mosse legate ad eventuali nomine lasciando la possibilità al primo cittadino di manovrare come meglio avrebbe ritenuto? Uno è il piano dell’emergenza e su quello, come abbiamo detto più volte, siamo disposti a collaborare senza colpo ferire, anzi al massimo della nostra disponibilità. Un altro è il livello amministrativo e non si può sfruttare questo momento facendo quello che, invece, sarebbe stato meglio rimandare a fasi storiche più tranquille. Consiglieri disposti al dialogo e alla collaborazione per il bene della città lo siamo senz’altro, fessi sicuramente no”.