Affidato ad una ditta vittoriese il progetto artistico del Mudeco: mancavano realtà del genere a Ragusa?
Stamattina era intervenuto il PD, che ha accusato la Giunta Cassì di sperperare i soldi, adesso prende la parola il gruppo consiliare M5S Ragusa
(8 ottobre 2020)
Dai consiglieri di minoranza del Comune di Ragusa non è stata affatto apprezzata la scelta di destinare la somma di 25.000 euro alle attività promozionali del Mudeco, il Museo del Costume di imminente apertura al Castello di Donnafugata. Più della metà di questa cifra, già considerata eccessivamente elevata, è servita per il progetto artistico, commissionato ad uno studio grafico di Vittoria.
Stamattina era intervenuto il PD che ha accusato la Giunta Cassì di sperperare i soldi, adesso prende la parola il gruppo consiliare M5S Ragusa.“Ci può costare un progetto artistico, così lo hanno definito in determina, per l’apertura del Mudeco al Castello di Donnafugata la ragguardevole somma di 14.700 euro, iva esclusa? E poi perché un affidamento diretto con carattere d’urgenza?”
“Infatti – aggiungono i consiglieri pentastellati – per quanto riguarda il progetto artistico, diciamo che, secondo noi e secondo il parere di altri operatori del settore, si tratta di prezzi che potrebbero essere assolutamente fuori mercato per le nostre realtà. Tra l’altro, non si capisce perché si sia deciso di affidare questo progetto artistico a una ditta di Vittoria come se nella nostra città mancassero realtà simili all’altezza. E poi bisognerebbe comprendere come mai si è scelto di procedere con carattere d’urgenza, sfruttando le opportunità concesse dalla normativa sul Covid, visto che continuiamo ad essere in piena emergenza sanitaria, essendo stato perfino annullato l’Addio all’estate. La domanda che bisogna porsi, quindi, e rispetto a cui chiederemo di accedere agli atti per capire più nel dettaglio come queste somme siano state impiegate, è perché non si è deciso di mettere a bando queste risorse economiche per quelli che non sono di certo interventi con carattere d’urgenza. Così facendo, – concludono – non solo si sprecano risorse economiche, in un momento così delicato, ma, come abbiamo appurato, non si aiutano neppure tutte le imprese della nostra città”.