Pozzallo – nomina dirigenti e Segretaria cacciata: il sindaco Ammatuna imputato
Fissata l'udienza preliminare, il sindaco: "ho agito rispettando le norme, l'ho fatto per il bene della collettività"
È stata fissata per il prossimo 18 giugno l’udienza preliminare che vede imputato il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna. La vicenda risale a qualche anno fa quando la procura ha richiesto, per il primo cittadino di Pozzallo, il rinvio a giudizio per abuso d’ufficio, reato tra l’altro perpetrato in concorso (e per altri reati riconducibili al codice degli appalti) e, inoltre, per aver agito in combutta con l’ex responsabile del settore del servizio di Polizia Municipale per mandare via la segretaria comunale dell’epoca. In buona sostanza, sempre secondo l’accusa, Ammatuna avrebbe ingiustamente promosso tre dirigenti procurando loro un ingiusto vantaggio patrimoniale bypassando la Segretaria e le leggi. Già a suo tempo, parliamo de 2018, la Cgil aveva denunciato le nomine fatte dal sindaco della città marinara chiedendo che venissero annullate e ritenute illegittime. In particolar modo la Procura sottolinea come “con azioni criminose in concorso tra loro e previo concerto, Roberto Ammatuna e Nicola Campo, quest’ultimo nella qualità di responsabile del settore della Polizia Municipale e del Servizio Gestione Giuridica del Personale del Comune, omettendo quest’ultimo (già sottoposto a procedimenti disciplinari e penali- iscritti presso le procure di Siracusa e Ragusa) di astenersi, in presenza di un interesse proprio, essendo il beneficiario dell’incarico conferito con il provvedimento sindacale. A ciò viene aggiunta anche l’accusa di aver revocato l’incarico alla segretaria comunale – che non ha firmato i contratti di lavoro dei nuovi dirigenti (Nicola Campo- Giancarlo Dimartino e Carmelo Lorefice)- con una deliberazione firmata proprio da Campo che avrebbe omesso di essere in conflitto di interessi. Ammatuna, dal canto suo si è sempre difeso sostenendo (sin da quando era in campagna elettorale), di ritenere necessario l’ampliamento dell’apparato amministrativo. «All’inizio della legislatura – ci dice il sindaco di Pozzallo – mi ero posto l’obiettivo di potenziare la macchina amministrativa e sapevo che questa riorganizzazione mi avrebbe portato dei guai. Quando ho deciso di procedere a queste nomine ho aperto una interlocuzione con il ministero e, la commissione di Stabilità, dopo mesi di istruttoria, ha approvato questi dirigenti di cui uno a tempo pieno. Premetto anche che lo stesso Campo è stato poi dal sottoscritto allontanato dopo aver letto l’informativa antimafia sui fatti avvenuti nel Comune di Pachino. Personalmente ritengo di essermi attenuto a tutte le indicazioni della commissione di Stabilità del ministero. Tutte queste cose le diremo in sede di udienza e ho piena fiducia nel lavoro della magistratura. In questa indagine, infine, si ipotizza che io avrei fatto scrivere la lettera a Campo contro la segretaria, ma faccio presente che a quest’ultima, prima che fosse mandata via, ho fatto pervenire una serie di contestazioni: per esempio perché non veniva mai di mattina, perchè insomma paralizzava la macchina amministrativa. La segretaria ha fatto un ricorso al Tar, che ha rinviato tutto al tribunale civile, e ricorso all’Anac che lo ha respinto. Quindi, per concludere, ritengo di aver agito nel bene della comunità di Pozzallo»