Pesca, fermo biologico: introdotto il criterio di maggiore flessibilità
L’assessore Edy Bandiera ha accolto le richieste della Marineria di Sciacca e di tutta la provincia di Agrigento, insieme a Licata e Porto Empedocle
Palermo 3 agosto 2018. L’assessore regionale alla Pesca Edy Bandiera ha varato il decreto sul fermo biologico per la pesca in Sicilia, regolamentando così le modalità di interruzione temporanea della pesca per il 2018.
I pescherecci siciliani potranno effettuare trenta giorni consecutivi di fermo biologico, con inizio dal primo agosto e conclusione entro il 31 ottobre prossimo.
Sono stati, così, accolti i rilievi della Marineria di Sciacca, ma anche di tutta la provincia di Agrigento, comprese Licata e Porto Empedocle, che avevano chiesto flessibilità circa le decisioni relative ai trenta giorni di fermo consecutivi. Ciò significa che ciascuno potrà decidere autonomamente quando iniziare. La flessibilità dovrebbe evitare pregiudizi economici, ed è stata determinata dal confronto proficuo con l’assessore Bandiera, con il dirigente generale del Dipartimento della Pesca Mediterranea, Dario Cartabellotta e con i parlamentari regionali La Rocca, Ruvolo e Scilla.
Giuseppe Messina, Segretario regionale di Ugl Sicilia ha subito espresso il proprio plauso per l’operato dell’Assessore, evidenziando come le nuove regole consentano di ampliare la possibilità di manutenzione dei pescherecci nei cantieri presenti nelle marinerie, evitando la riduzione di offerta di pesce in un periodo di elevato interesse turistico. Ugl Sicilia ha chiesto anche al Governo regionale di farsi carico di aprire un confronto con gli Stati europei ed extracomunitari che si affacciano nel Mediterraneo per addivenire a regole comuni per l’arresto temporanea delle attività di pesca e per la individuazione di zone comuni di ripopolamento ittico, per salvaguardare il Mar Mediterraneo anche dall’inquinamento e dagli effetti del cambiamento climatico.
Cristina Lombardo