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Operatori ecologici di Vittoria senza stipendio: proclamato lo stato di agitazione

Il consigliere Scuderi: "Lamentano che lo stipendio non arriva perché il Comune non liquida le fatture alla ditta"

(18 novembre 2022 – Operatori ecologici di Vittoria senza stipendio: proclamato stato di agitazione)

I lavoratori del cantiere di Vittoria della Roma Costruzioni Srl hanno proclamato lo stato di agitazione. Sono cinque le sigle sindacali ad avere indetto la protesta che è dovuta al mancato pagamento delle retribuzioni legate al mese di ottobre. A denunciarlo è il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Giuseppe Scuderi, il quale rileva che, “a quanto pare, stando a quanto comunicato per le vie brevi ai rappresentanti sindacali, ciò sia dovuto a un ritardo del pagamento di fatture, per diversi milioni di euro, da parte del Comune di Vittoria. Ovviamente – continua Scuderi – si tratta di un allarme che preoccupa, e molto, gli operatori ecologici e le loro famiglie. In più, vorremmo capire come stanno le cose e perché l’amministrazione comunale non riesce ad adempiere a un’incombenza necessaria per fare in modo che l’impresa possa svolgere la propria attività nella maniera più tranquilla. Ricordiamo tutti le critiche che il sindaco e i suoi assessori hanno rivolto alla ditta. E questa cosa sarebbe? Una ritorsione amministrativa perché hanno ritenuto che occorresse dare segnali di un certo tipo non pensando che tutto ciò avrà gravi ripercussioni dal punto di vista sociale? O, piuttosto, la situazione delle casse dell’ente di palazzo Iacono è così penosa da determinare una simile situazione di scompenso?

“Se non sapessimo che non lo farà mai, chiederemmo al sindaco di riferire in aula, al Consiglio comunale, quello che sta accadendo. In ogni caso, adesso, gli chiediamo di riferire alla città, di spiegare ai vittoriesi che cosa sta combinando e perché l’insorgenza di un allarme di cui avremmo fatto volentieri a meno in momenti così delicati per la gestione del servizio di igiene ambientale. Aspettiamo, comunque, un sollecito chiarimento da parte di chi gestisce palazzo Iacono. Perché è ovvio che si tratta di una situazione limite”. 

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