Nuova luce per il Satiro Danzante e per il suo museo, a Mazara del Vallo
Inaugurato il nuovo impianto di illuminotecnica museale, pensato anche per un pubblico ipovedente
In architettura la luce viene considerata la quarta dimensione, trasporta contenuti ed emozioni e rivela spazi e materia. Un museo diventa, così, uno spazio per scoprire e apprendere la creatività del presente e del passato, proprio come il suo processo artistico. E ancora, la luce svolge un ruolo determinante nell’interazione tra la persona e l’opera d’arte in uno spazio architettonico ben definito. Un concetto che all’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Sebastiano Tusa è molto chiaro e oggi, nel Museo del Satiro di Mazara del Vallo, ne ha dato prova con la presentazione del nuovo progetto illuminotecnico, curato da iGuzzini
Il progetto prevede una illuminazione intelligente, definita in base ai principi della massima flessibilità dell’impianto, consente di creare scenari di luce personalizzati sul Satiro Danzante, in grado di ampliare l’accessibilità all’opera classica anche a un pubblico con disabilità visiva. Sono stati, per ovvie ragioni, ripensati gli ambienti del museo in un’ottica di efficienza energetica, minimo ingombro visivo degli apparecchi e migliore gestione dell’impianto, grazie al ricorso a soluzioni a led compatibili con il protocollo DALI, gestiti da un sistema di controllo.
Grazie alla collaborazione con il Presidente della Sezione Territoriale di Trapani dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, Pietro Catalano, l’utenza con disabilità visiva potrà godere di una fruizione più accogliente e adatta a loro. Sono state, infatti, messe a punto diverse modalità di lettura dell’opera.
La IGuzzini, azienda leader in Italia per l’illuminotecnica museale, utilizza tecniche che rispondono alle indicazioni europee, tenendo conto anche della corretta conservazione dei beni culturali.
“Il Satiro danzante di Mazara del Vallo rappresenta un capolavoro dell’arte greca nel passaggio dallo stile severo alla liberazione della figura umana dell’ellenismo iniziale. La sua unicità risiede – ha detto l’assessore regionale dei Beni Culturali dell’Identità Siciliana, Sebastiano Tusa – nella genialità del movimento vorticoso che avvolge nel vento sia il corpo che la stupenda capigliatura. All’apice dell’estasi dionisiaca spicca un salto, e dopo si addormenterà avvolgendosi nella pelle di pantera. Siamo certi che facesse parte di un carico di preziose opere d’arte forse trafugate da Alarico a Roma negli ultimi tragici giorni dell’impero”.
L’intervento di illuminotecnica, operato nel Museo del Satiro, rappresenta, inoltre, un’ulteriore tappa del progetto Conoscere la Forma, lanciato nel 2006 dal Centro Studi e Ricerca di iGuzzini illuminazione in collaborazione con l’Istituto Centrale per il Restauro e il Museo Tattile Statale Omero di Ancona con l’obiettivo di rendere l’opera fruibile anche a ipovedenti e non vedenti.
L’inaugurazione del progetto ha fornito l’occasione per illuminare il Satiro Danzante con scenari di luce scelti dallo stesso Sebastiano Tusa che ha elaborato delle scene luminose frutto della sua personale visione dell’opera. Da questo momento in poi, le diverse regie di luce potranno essere facilmente richiamate dai visitatori all’interno dell’abside dell’ex Chiesa di Sant’Egidio attraverso un dispositivo digitale presente nella sala.
“Il progetto di illuminazione della statua del Satiro danzante di Mazara del Vallo – ha spiegato Roberto Sannasardo, curatore del progetto per il Dipartimento dei Beni Culturali – si inquadra in una più ampia strategia del Dipartimento che intende valorizzare il proprio patrimonio monumentale e artistico attraverso l’uso della luce quale strumento di esaltazione delle strutture e delle forme, come è già avvenuto con il relamping led della Valle dei Templi di Agrigento e per il Teatro Antico di Taormina e come avverrà a breve, oltre che per il Satiro danzante di Mazara del Vallo, con il Tempio “C” di Selinunte”.
Cristina Lombardo