“Non siete sole! E’ proibito uscire, ma non fuggire”
L’appello dell’associazione Donne a Sud rivolto alle donne vittime di violenza
(10 novembre 2020)
“Restiamo a casa”: è il consiglio che da mesi stiamo sentendo rimbalzare in tv, sui giornali e sul web. Ma se, invece, la casa fosse il posto che ci tutela meno? Cosa succede?
Questa è la condizione in cui si trovano centinaia di donne che, quotidianamente, devono fare i conti con maltrattamenti e violenze domestiche. Riportiamo quindi la nota di Donne a Sud, l’associazione che da anni lotta a fianco delle vittime di violenza.
“Siamo di nuovo in una situazione di criticità ed emergenza, di nuovo in lockdown, ancora zona rossa, e l’unica prospettiva di miglioramento all’orizzonte, per quanto riguarda Vittoria, è il passaggio ad una zona arancione. L’associazione Donne a Sud, proprio come nella primavera scorsa, vuole esprimere tutta la propria preoccupazione per le conseguenze che ciò comporta per le donne vittima di violenza.
In circostanze del genere, infatti, è più probabile che lui resti in casa, lavori di meno e sia anche più nervoso del solito. Lei, dal canto suo, ha meno spazi e minori possibilità di chiamare.
Durante il primo lockdown abbiamo realizzato una clip – si legge nella nota – con la quale abbiamo cercato di far capire che chiedere aiuto per uscire dall’incubo è comunque possibile, inviando un messaggio al nostro numero attivo h24 se non si può parlare. Adesso, in prossimità del 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, torniamo a sensibilizzare e a lanciare un messaggio importante: non siete sole! E’ proibito uscire, ma non fuggire.
Sui social, da qualche giorno, stiamo facendo circolare una locandina che veicola proprio questo messaggio ed è importante che arrivi a quante più persone è possibile. La nostra sede di Vittoria è chiusa, ma il nostro numero è in funzione e un’operatrice è sempre pronta a rispondere e a dare i giusti consigli.
340 972 5264: aiutateci affinchè questo numero possa arrivare ovunque nel nostro territorio”.