“Next school”, la scuola bilingue di Ragusa è una scommessa vinta
Ieri in visita il sindaco Cassì e l'assessore Barone
(14 dicembre 2020)
Una scommessa vinta. Un percorso avviato tre anni fa. A Ragusa, è nata nel 2018 la Next School una scuola primaria paritaria all’avanguardia. La scommessa si chiama “scuola bilingue”. Per la prima volta nel territorio ibleo, nella scuola primaria l’inglese non è più solo una lingua straniera affiancata alle altre materie curriculari. La metodologia didattica prevede l’insegnamento della lingua inglese per almeno 13 ore settimanali. Le varie discipline (scienze, matematica, geografia, tecnologia, motoria) vengono impartite sia in lingua italiana, sia con la presenza in classe del docente di inglese, quasi sempre madrelingua.
Sabato scorso il sindaco Peppe Cassì si è recato in visita alla Next School, insieme all’assessore Ciccio Barone ed alla consigliera comunale Corrada Iacono, accolti dalla titolare, Lorenza Schininà e dallo staff al completo. Il sindaco ha incontrato i piccoli alunni che hanno consegnato i giocattoli in dono per la “Fabbrica di Babbo Natale”, l’iniziativa del comune per la raccolta di doni per i bambini di famiglie in difficoltà economica. “Ho trovato una scuola d’eccellenza, curata anche nei particolari – ha detto Cassì – C’è una grande attenzione verso i piccoli alunni, con una ottimaformazione, con inglese, informatica e laboratori di arte e musica. È un ambiente ideale per i bambini”. “Sono contento di aver visitato una scuola 2.0 – ha aggiunto Barone – ho trovato grande entusiasmo e impegno didattico. Ci voleva a Ragusa una scuola simile, con la grande attenzione alle lingue, alla sfera musicale ed artistica. Abbiamo proposto una collaborazione con le iniziative del comune. Cominceremo a gennaio, quando inaugureremo la “Vallata di Santa Domenica””.
Next School ha appena tre anni di vita. Ed è nata da un’esperienza personale. “I nostri figli si avvicinavano all’età scolare – racconta Lorenza Schininà – e noi desideravamo per loro un percorso didattico di questo tipo, che a Ragusa non c’era. Next School è nata così. Oggi è costituita da tre classi: si punta a completare l’intero ciclo della primaria, ma con un numero di alunni limitato. È prevista una sola sezione, con un massimo di 18 alunni per classe». L’emergenza Covid non ha condizionato la vita della scuola che ha garantito sicurezza e serenità ai piccoli alunni: «La presenza di un giardino dove svolgiamo molte attività in esterno e gli spazi ampi ci danno garanzia di poter vivere serenamente la didattica anche in un periodo difficile”.
“L’esperienza di questi tre anni – aggiunge Lorenza – è quella di una scuola che applica una metodologia d’avanguardia e garantisce una solida base culturale ai nostri alunni. Next School ha tre pilastri: il bilinguismo, la formazione digitale, l’educazione basata sui valori. I nostri alunni imparano a comunicare in due lingue. Questo accade in maniera quasi naturale: in classe, i bambini si rivolgono all’insegnante in inglese, o chiedono un pennarello in inglese. Il percorso didattico bilingue regala ai piccoli il piacere di scoprire suoni e parole diverse. Viene curata particolarmente la fonetica: la presenza di docenti madrelingua garantisce, fin dalle prime classi, un apprendimento corretto”.
Altro pilastro metodologico è la formazione al digitale ed il cosiddetto coding, ovvero la programmazione informatica, nuova lingua che permette di dialogare con i computer. “I bambini – spiega Lorenza – imparano a programmare, ad usare la logica, a risolvere problemi, a progettare. Ma saranno sempre protagonisti nell’utilizzo del mezzo digitale, non da esso soggiogati come purtroppo spesso accade”. Il terzo pilastro è l’attenzione ai valori: la dignità, l’unicità e la diversità di ciascun bambino, la cura della sua autostima, di valori come gentilezza, libertà e indipendenza. Noi puntiamo su una formazione culturale di alto livello, secondo i programmi ministeriali.
L’orario didattico fino alle 16,30 è completato da un post-scuola fino alle 17, mentre al mattino è previsto un pre-scuola fin dalle 8 del mattino. I piccoli, dopo il pranzo, fanno i compiti, seguiti dai docenti e svolgono altre attività didattiche. Il sabato è dedicato a progetti extra, per accrescere il livello culturale dei ragazzi. Ci sono progetti sportivi, svolti per determinati periodi ed altre attività. “Le attività del sabato – continua Lorenza Schininà – sono extracurriculari. I genitori possono scegliere di non usufruirne. Per determinati periodi, approfondiamo una disciplina sportiva, per dare la possibilità di conoscere tutti gli sport: tennis, nuoto, equitazione, atletica, basket. Alcune ore vengono poi dedicate ad attività di teatro, scrittura creativa, arte, tecnologia, musica, “crescita personale”.
Grande spazio anche alla cultura dell’alimentazione, favorita dalla somministrazione di cibi con prodotti di alta qualità e a km 0, preparati da un ristorante.
“La nostra scuola bi-lingue vuole essere un’opportunità, ma non una scuola d’élite. Non c’è una selezione iniziale, perché ogni bambino vale ed ha una sua unicità. La scuola privata paritaria non è in competizione con la scuola pubblica: il pluralismo scolastico innalza la qualità perché dà un’offerta diversificata. Vogliamo dare ai nostri alunni la capacità di pensare e comunicare in due lingue e di utilizzare al meglio il digitale. Una didattica di ottimo livello costituisce un passaporto importante per il futuro”.