Nello Di Pasquale: “Governo regionale deludente, la Sicilia merita di più”
Intervista con l'ex sindaco di Ragusa e deputato dei democratici a Sala d'Ercole
Un percorso da enfant prodige nei giovani della Dc, l’esperienza forzista, la doppia sindacatura di Ragusa e oggi il ruolo di parlamentare di punta del Pd siciliano a Sala d’Ercole, Nello Di Pasquale rivendica orgogliosamente tanto le sue radici territoriali quanto il valore del suo essere democristiano.
Con lui abbiamo fatto il punto sullo “stato di salute” della legislatura e del governo Musumeci, toccando i temi concreti che interessano il territorio siciliano e ragusano in particolare.
Qual è il bilancio politico di questi primi sette mesi di attività all’Ars?
“Penso di non potere essere smentito se dico che io, come la gran parte dei siciliani, ci aspettavamo qualcosa di più sia da questo governo che dalla maggioranza che lo sostiene. Maggioranza che peraltro si sta liquefacendo ogni giorno di più e che è passata dal 36 deputati, dopo il 5 novembre scorso, a 30 deputati. Se non fosse stato per il senso di responsabilità dell’opposizione e del Partito democratico in particolare, non si sarebbe nemmeno approvata la Finanziaria. La prova del nove è stata la discussione del Collegato alla finanziaria: un mese di inutili convocazioni dell’Aula. La Sicilia avrebbe meritato di più e di meglio“.
Andiamo sui fatti che riguardano il territorio, l’ospedale di Ragusa dovrebbe riaprire a settembre, ma manca ancora la Scia, è preoccupato?
“Guardi, ho chiesto tempi certi all’assessore alla Sanità Ruggero Razza. Ricordo a me stesso che la ristrutturazione e la dotazione di nuove attrezzature di un centro di vitale importanza per i cittadini è stata finanziata da noi la scorsa legislatura con sette milioni di euro. Razza ha interpellato l’Asp di Ragusa che ha confermato settembre come data per la riapertura dell’ospedale. Non ho motivi per dubitare della sua parola, ma è chiaro che se non apre faremo le barricate per strada“.
Parliamo del bando regionale del Piano rifiuti, perché lei è contrario al ricorso ad esperti esterni?
“Ma perché il ricorso agli esterni è il contrario di ogni politica di riduzione e razionalizzazione della spesa pubblica. Sarebbe uno spreco, un milione e mezzo di euro per 25 unità con profili professionali che probabilmente possiamo trovare tra gli esuberi della pubblica amministrazione. E’ una inversione di tendenza utile soltanto a creare nuove sacche di precariato. I fondi vanno investiti in progetti di sviluppo per le imprese, non per ripetere vecchie e fallimentari logiche del passato“.
Tornando alla sua città, per il consorzio di bonifica è stata stanziata la cifra di un milione, lei ne aveva chiesti cinque, come cosa è successo?
“Nella scorsa legislatura avevamo chiesto e ottenuto 5 milioni indispensabili per il funzionamento del consorzio e il pagamento degli stipendi. Nella Finanziaria approvata, invece, la norma relativa al finanziamento è stata addirittura bocciata nell’indifferenza generale. Abbiamo recuperato un milione nel Collegato, ma è un risultato assolutamente insoddisfacente“.
La Sicilia ha bisogno di infrastrutture moderne ed efficienti, cosa mi dice dei lavori per il completamento della Siracusa-Gela e del raddoppio della Ragusa-Catania?
“Ho seguito lo sviluppo dei lavori per cinque anni. Finalmente la Siracusa-Gela è arrivata fino a Modica. Ci sono stati degli stop non dovuti alla politica, ma causati dai problemi che ha avuto l’impresa costruttrice. Mi attendo adesso il finanziamento dei restanti lotti, perché l’obiettivo è far arrivare questa autostrada fino a Trapani. La Sicilia ha bisogno di collegamenti veloci e capillari. Per quanto riguarda la Ragusa-Catania, l’opera è stata finanziata dal governo Renzi ed ha superato pure il tornante del Cipe, adesso mi auguro che l’attuale governo Conte dia il via libera“.
Anche quest’anno è stata finanziata la legge su Ibla…
“Sì, un milione di euro per Ibla, la legge è un modello virtuoso tutto siciliano. Io continuo la mia battaglia per garantire a tutti i Comuni patrimonio dell’Unesco una norma che garantisca quei finanziamenti necessari alla tutela dei beni culturali e architettonici e la loro valorizzazione nel mondo“.
Infine la politica nazionale, un commento sull’elezione di Martina a segretario del Pd?
“Apprezzo sempre la ricerca di sintesi politiche. Da democristiano doc quando si parla di unità e mediazione sono contento. Mi auguro che nella fase congressuale si possa sviluppare un confronto politico alto ed individuare una classe dirigente che dia input ancora più chiari e forti. Personalmente vedrei bene un tandem Gentiloni-Delrio, se il progetto c’è non è difficile trovare gli interpreti e la sintesi giusta“. (G.C.)