Monterosso – avvistata mucca vagante: ci risiamo?
Sarebbe necessario intervenire prima che qualcuno si faccia giustizia da solo
(2 agosto 2021 – Monterosso – mucca vagante)
In contrada Murgi a Monterosso Almo, intorno alle 13.30 di oggi, sul ciglio della strada è stata avvistata una mucca vagante. Potrebbe quindi essere ritornato il problema del pascolo abusivo dopo gli episodi che si sono verificati tra novembre e dicembre scorsi quando le mucche, lasciate incustodite dai proprietari, hanno devastato alcune delle proprietà private e pubbliche, facendo incursioni sempre più frequenti anche in paese e creando uno stato di tensione all’interno della comunità monterossana, a tal punto che molti hanno deciso di farsi giustizia da soli.
La questione riguardante la mattanza delle mucche ha però radici molto profonde che risalgono agli anni Ottanta, (LEGGI: Monterosso e il problema delle mucche vaganti: si aspetta la tragedia per risolverlo?), ma a distanza di quasi 40 anni il fenomeno appare più attuale che mai. Il problema è più grave di quello che si possa pensare perché si trascina dietro, ormai da decenni, un vero e proprio disagio sociale culminato anche in vicende estreme come ritorsioni, faide familiari e perfino omicidi. A novembre scorso, dopo la denuncia dell’Oipa Ragusa, della mattanza delle mucche vaganti se n’è parlato approfonditamente mesi fa, sia in Consiglio comunale, sia in una riunione del Comitato della sicurezza e dell’ordine pubblico in Prefettura. La questione ha suscitato parecchio dibattito al di fuori dei confini stessi del borgo e della provincia, tant’è che anche una troupe della Rai si è recata a Monterosso per intervistare il sindaco, Salvatore Pagano, il delegato dell’OIPA Ragusa, Riccardo Zingaro, e il nostro editore, Giuseppe Angelica. Da lì a pochi giorni è stata emanata un’ordinanza sindacale per evitare che episodi del genere si ripetano e per ripristinare la legalità e i diritti lesi (ECCO COSA PREVEDE L’ORDINANZA).
Oggi, però, con l’avvistamento di una mucca vagante, c’è il rischio che, dopo parecchi mesi, il problema ritorni a presentarsi. Appare, quindi, necessario intervenire immediatamente prima che qualche povero animale venga brutalmente ucciso.