Milano Fashion Week: l’hairstylist siciliano Toni Pellegrino firma i look per Ferragamo e Serdar
"Sono state due sfilate diverse – commenta Pellegrino - caratterizzate da hairstyle differenti, ma con il comune denominatore dello stile e delle proporzioni"
(15 gennaio 2020)
Si sono spenti i riflettori sulle passerelle della Milano Fashion Week dedicata all’uomo che ha avuto tra i protagonisti, dietro le quinte, Toni Pellegrino. Domenica 12 gennaio l’hairstylist siciliano, direttore creativo del gruppo The Best Club by Wella Professionals, ha diretto il backstage per Ferragamo al fianco di Holli Smith.
Ferragamo ha presentato una collezione che celebra la contemporaneità e l’anticonformismo portando in passerella sei archetipi: l’uomo d’affari, il pilota, il marinaio, il soldato, il surfer e il biker. Sei identità distinte tra loro, ma coesistenti nella vita e nel guardaroba maschile. Un inno alla diversità che guarda allo street style sfuggendo al “classico preimpostato”. L’hairstyle realizzato ha un sapore anni ’50 letto in chiave contemporanea, per un risultato il più naturale possibile. Obiettivo: trasmettere il concetto di un’acconciatura “self made”, realizzabile grazie all’uso sapiente dei prodotti.
Sempre domenica, è stata la volta della presentazione di Serdar, brand al suo debutto a Milano Moda Uomo, che ha portato in passerella l’alta sartoria in versione genderless. Sono stati proposti infatti look maschili indossati da uomini e donne, per sottolineare con vigore il concetto del senza genere. Anche per Serdar capelli molto naturali, ma con una tessitura estremamente curata grazie all’uso dei prodotti che costruiscono le forme.
“Sono state due sfilate diverse – commenta Pellegrino – caratterizzate da hairstyle differenti, ma con il comune denominatore dello stile e delle proporzioni. Il mio grazie va al mio team di lavoro e a System Professional, partner ufficiale di Camera Moda, per l’estrema qualità dei prodotti che ci hanno permesso di lavorare sui capelli in modo incredibile, costruendo forme e giocando con il “c’è, ma non si vede!”.
Comunicato stampa