Melilli: appalti truccati, le intercettazioni inchiodano il sindaco Carta e il suo vice
Nell'operazione "Muddica" è coinvolto anche il primo cittadino di Francofonte, Daniele Nunzio Lentini, per fatti che risalgono a quando era vice dirigente del II settore del Comune di Melilli
(13 febbraio 2019)
Avrebbero messo su una vera e propria organizzazione, definita dagli inquirenti “particolarmente complessa ed efficace”, per “gestire” in modo arbitrario e per il soddisfacimento di interessi particolari le procedure amministrative finalizzate all’affidamento a privati di servizi e lavori da parte degli uffici comunali. A finire nel mirino della Magistratura, che ne ha disposto l’arresto nell’ambito dell’operazione “Muddica”, appunto per indicare “muddica” o “muddicuni” (ovvero mollica e mollicone) termine utilizzato dai principali indagati per individuare il beneficio ottenuto grazie alle loro condotte delittuose, anche il Sindaco di Melilli Giuseppe Carta e il suo vice, Stefano Elia, che era assessore all’epoca dei reati contestati, paradossalmente con delega alla legalità e alla trasparenza.
Dalle indagini, coordinate dal Procuratore Aggiunto Fabio Scavone, dirette dal Sostituto Procuratore Tommaso Pagano ed eseguite, dal mese di marzo al novembre del 2018, dagli investigatori del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Priolo Gargallo, con l’utilizzo di metodologie investigative sia di tipo tradizionale che tecniche (cimici e intercettazioni hanno riguardato 250 conversazioni tra i soggetti coinvolti e 3mila telefonate, sono state piazzate telecamere nascoste e acquisiti degli atti del Comune), emergono responsabilità da parte degli indagati per reati contro la pubblica amministrazione e la pubblica fede. Stamani agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Priolo Gargallo, in collaborazione con le Squadre Mobili delle Questure di Siracusa ed Enna, su delega della Procura della Repubblica di Siracusa, hanno dato esecuzione ad un ordinanza di applicazione di misure cautelari coercitive ed interdittive adottata dal G.I.P. del Tribunale di Siracusa, oltre che nei confronti di Carta ed Elia, anche di pubblici dipendenti ed imprenditori, coinvolti nel “giro” in relazione alle procedure di affidamento di lavori e servizi da parte degli uffici del Comune di Melilli.
Nello specifico, il G.I.P. ha disposto l’applicazione degli arresti domiciliari nelle rispettive residenze per Carta ed Elia; divieto di dimora nei Comuni di Melilli e Francofonte, con il divieto di accedervi senza preventiva autorizzazione, per Daniele Nunzio Lentini, all’epoca dei fatti vice dirigente del II settore del Comune di Melilli ed attualmente Sindaco in carica del Comune di Francofonte; disposta, inoltre, la misura cautelare della sospensione dal pubblico impiego per la durata massima prevista dalla legge per due dipendenti del comune melillese, Reginaldo Saraceno e Giulia Cazzetta, quest’ultima responsabile del II settore “servizi scolastici, culturali, sportivi, socio-educativi e ricreativi”. Le indagini condotte dai magistrati siracusani inchioderebbero il Sindaco Carta al ruolo di capo, che sfruttava in modo costante il potere connesso al suo ruolo politico ed a quello di Elia, tanto da ritenerli gravemente indiziati del delitto di associazione a delinquere previsto dall’art. 416 c.p., in concorso con il pubblico dipendente Saraceno. I due amministratori avrebbero, in questo modo, influenzato la scelta dei soggetti imprenditoriali selezionati come contraenti del Comune, esercitando pressioni sui vari dirigenti preposti alle procedure di selezione del contraente o di affidamento diretto affinché riducessero fittiziamente, attraverso la scomposizione in più affidamenti, l’importo degli appalti (eludendo le procedure più rigorose previste dalla normativa vigente), invitassero alle selezioni ditte e imprese da loro indicate e, in caso di affidamento diretto, aggiudicassero l’appalto alla ditta da loro indicata.
In alcune circostanze, poi, sarebbe stato accertato il raggiungimento di veri e propri accordi collusivi, con la complicità ed il concorso necessario degli imprenditori privati, per indirizzare lo svolgimento delle procedure negoziali di scelta del contraente verso la conclusione desiderata dagli indagati. Emblematiche, in questo senso, alcune vicende emerse nel corso delle indagini, come quella relativa all’affidamento all’imprenditore Sebastiano Franchino, di alcuni interventi di manutenzione in cui determinante risultava l’intervento del Sindaco Carta, che avrebbe favorito il pagamento di una fattura artificiosamente “gonfiata” o altra relativa al servizio di trasporto degli alunni della scuola materna e dell’obbligo. Le indagini hanno consentito di acclarare come il servizio sia stato dapprima affidato, direttamente e senza alcuna procedura di selezione, all’impresa Vecchio, che poi, grazie all’accordo illecito raggiunto con i titolari delle imprese concorrenti, Zuccalà e Biondi, avrebbe continuato di fatto a prestarlo, incassandone i proventi, nonostante venisse formalmente affidato alle altre ditte e sebbene Vecchio non disponesse di mezzi di trasporto adeguati ed in possesso dei requisiti di legge, il tutto seguendo le direttive dell’Assessore Elia, che sfruttava il potere persuasivo connesso al suo ruolo politico a favore dell’impresa della propria compagna.
Per quanto riguarda gli imprenditori coinvolti dell’illecito giro di affidamenti “facili”, per Marilena Vecchio, rappresentante legale dell’impresa di trasporti VECCHIO s.r.l., Sebastiano Franchino, Giovanni Zuccalà, amministratore unico dell’impresa Zuccalà Travels s.r.l. e Franco Biondi, rappresentante legale della ditta Euroviaggi di Biondi Franco s.a.s., è stata disposta la misura cautelare del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriale. Nel corso delle indagini, è stato, infine, accertato un accordo corruttivo tra il Sindaco e la responsabile di una cooperativa sociale, la quale, supportata nei suoi progetti di accoglienza di minori stranieri non accompagnati con la promessa di una convenzione con il Comune di Melilli, ha promesso al primo cittadino l’assunzione di persone da lui indicate.
Nadia Germano Bramante