Marina di Ragusa, raccolta rifiuti: “non c’è pace!”
La sostituzione dei mastelli condominiali per i rifiuti indifferenziati con i piccoli mastelli familiari desta non poche perplessità. Ecco perché
(28 luglio 2021 – Marina di Ragusa – rifiuti)
La recente decisione dell’amministrazione comunale di Ragusa di procedere alla sostituzione dei mastelli condominiali per i rifiuti indifferenziati con i piccoli mastelli familiari a Marina di Ragusa, desta non poche perplessità per i tempi ed i modi. Se è pur condivisibile lo scopo di evitare che i contenitori condominiali diventino dei veri e propri cassonetti dove gettare di tutto, creando anche situazioni di degrado all’esterno degli edifici, secondo il coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia, è anche evidente che tale situazione appare tardiva e non affatto risolutiva.
“La sostituzione dei mastelli avverrà in un arco temporale di 15 giorni – dichiara il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Alessandro Sittinieri – e quindi solo dopo ferragosto si inizieranno a vedere gli eventuali effetti sperati dall’amministrazione, quando ormai la presenza di villeggianti e turisti andrà diminuendo. A ciò si aggiunge che la situazione di degrado in realtà non viene eliminata con la sola sostituzione del grande mastello dell’indifferenziata, – prosegue Alessandro Sittinieri – in quanto in molte zone di Marina, anche in pieno centro, saranno ancora presenti i contenitori condominiali dell’umido, della plastica, del vetro e della carta, che continueranno a dare una pessima immagine di degrado e sporcizia. Temiamo che in questo modo, con una moltiplicazione di mastelli di ogni dimensione al di fuori della abitazioni – continua Sittinieri – si avrà un rallentamento ulteriore della raccolta dei rifiuti a Marina (in alcuni giorni si prolunga fino a tarda mattinata e fino al pomeriggio) ed una conseguente permanenza di rifiuti sui marciapiedi e sulle strade”.
“L’attuale sistema di raccolta dei rifiuti merita evidentemente una profonda revisione, se non un radicale cambiamento, – dichiara Umberto Calvanese del coordinamento cittadino – . E’ utopistico pensare di risolvere i gravissimi problemi di degrado e di sudiciume in cui la città versa ormai da anni, soltanto facendo piccoli aggiustamenti, per di più all’ultimo momento, alle modalità di raccolta. L’amministrazione dovrebbe decidere cosa vuole per il futuro della città: se ritiene che l’attuale sistema di raccolta porta a porta sia il meglio cui Ragusa possa aspirare, vorrà dire che dovremo imparare a convivere con il degrado urbano che questo sistema produce (ed il fatto che finora non si sia riusciti a rimediarvi, non lascia ben sperare che la situazione possa migliorare in futuro); se, invece, si ritiene che una migliore strategia di raccolta sia possibile, ripensando il sistema con la (re)introduzione almeno parziale di isole ecologiche con cassonetti meccanizzati, potenziamento dei mezzi e del personale addetto, campagne informative mirate e penetranti, ebbene, ora – e non dopo – è il momento in cui bisogna cominciare a pensarci”.