Mafia – Indagato da Giovanni Falcone, arrestato a Madrid il latitante Gioacchino Gammino
Legato alla stidda e a famiglia colpevole di almeno 200 omicidi
Nel pomeriggio di oggi (17 dicembre), in Galapagar (Madrid), il personale della DIA e delle unità dell’UDYCO
della Polizia Nazionale spagnola, con il coordinamento della Procura Distrettuale di Palermo, seguita
personalmente dal dr. Francesco Lo Voi e dal Procuratore Aggiunto dr. Paolo Guido, nonché con la
collaborazione del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Dipartimento della
Pubblica Sicurezza, ha tratto in arresto il latitante Gioacchino Gammino, nato a Desio (MB) il
23 dicembre del 1960, inserito nell’Elenco dei Latitanti Pericolosi del Ministero dell’Interno.
Il soggetto risulta pregiudicato per associazione di tipo mafioso, omicidio ed associazione finalizzata
al traffico illecito di sostanze stupefacenti, ed è affiliato alla famiglia stiddara degli “INGAGLIO” di
Campobello di Licata (AG), che, alleatasi con la stidda nissena, negli anni ’90 del secolo scorso aveva
scatenato una lunga e sanguinosa guerra di mafia contro gli esponenti della storica consorteria
mafiosa cosa nostra, facendo registrare circa 200 omicidi da ambo le parti.
IL GAMMINO, arrestato per la prima volta nel ’84 nell’ambito del procedimento “Abbate +76” poi
sfociato nel primo maxi processo a cosa Nostra a Palermo, venne indagato allora dal Giudice
Istruttore Giovanni Falcone per una vicenda legata ad un traffico di droga.
Nel ’95 venne colpito da un’ordinanza di arresto in carcere per associazione di tipo mafioso per
l’omicidio aggravato di Smiraglia Giovanni e Curto Salvatore. Successivamente si è reso latitante e
veniva catturato a Barcellona (Spagna). L’11 febbraio 1999 veniva estradato in Italia presso la casa
circondariale di Rebibbia dalla quale evase il 26.06.2002 mentre giravano alcune scene di un film con
l’attrice Vittoria Belvedere all’interno del citato istituto penitenziario un detenuto si arrampicavo su
un muro urlando, agitandosi e rifiutandosi di scendere. Il GAMMINO approfittandosi dell’azione
diversiva riuscì ad evadere confondendosi con il flusso dei visitatori che facevano visita ai parenti
detenuti.
Il GAMMINO Gioacchino, trattenuto presso il Quartier Generale dello dell’UDYCO in attesa dello
svolgimento delle prescritte procedure di consegna alle Autorità italiane.
Alla cattura si è giunti attraverso una complessa ed articolata attività investigativa svolta dal personale
della Direzione Investigativa Antimafia di Roma e Palermo che è durata oltre 2 anni.
Il latitante è nipote di INGAGLIO Diego, ucciso il 31.10.1991 a Naro(AG),, esponente di spicco già
inserito in Cosa Nostra, poi “fuoriuscito” dall’organizzazione e resosi promotore di autonomi gruppi
mafiosi, che, fra loro alleatisi, avevano dato luogo a quella confederazione di clan mafiosi denominata
“Stidda”.
In capo allo stesso pendeva il mandato di arresto europeo, emesso in data 29.05.2014, dalla Procura
della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento, diretta dal Procuratore dr. Luigi Patronaggio.
Crlr