“L’Ariston è un teatro come gli altri. Nessuna eccezione per Sanremo”
Amadeus aveva anche minacciato di abbandonare il festival se non ci fosse stato il pubblico in sala. Ecco il pensiero del senatore Scilipoti
(29 gennaio 2021)
Da quando è scoppiata la pandemia, tutti gli eventi che prevedono la presenza di pubblico sono stati cancellati, rinviati, sospesi, o ridimensionati. E al Festival di Sanremo cosa succederà? Probabilmente verrà svolto senza pubblico in sala, e Amadeus, conduttore nonché direttore artistico, ha espresso il suo disappunto, minacciando addirittura di abbandonare lo show. Intanto le date della 71esima edizione restano al momento quelle annunciate, dal 2 al 6 marzo. Si rimane in attesa di sviluppi che potrebbero venire dal protocollo di sicurezza sanitaria che il Comitato tecnico-scientifico è chiamato a predisporre entro breve tempo, come richiesto dal ministro della Salute, Roberto Speranza.
Ecco il pensiero del senatore di Forza Italia e Presidente di Unione Cristiana, Domenico Scilipoti Isgrò: “Il direttore artistico del festival di Sanremo, Amadeus, fa i capricci e dice che senza pubblico lascia la conduzione. È una posizione inaccettabile. Amadeus deve capire la situazione in atto e la gravità del momento. Oltretutto, per una questione di giustizia, non si capisce perché verso il festival si dovrebbe avere un atteggiamento diverso dai cinema e teatri italiani che sono chiusi da tempo. L’Ariston di Sanremo è un teatro come tutti gli altri. Se si opera una deroga nei suoi riguardi bisogna allora farla verso cinema, teatri, palestre e luoghi di cultura come circoli per la presentazione di libri e mostre di quadri. Mi auguro che non si attui un pericoloso precedente in favore di una sola entità per motivi commerciali e di audience televisivo. Nessuna eccezione per il festival, o in alternativa apertura con cautela per tutti”.