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La Rubrica del dottore Antonio Fede: “L’emicrania oftalmica”

Ecco quali sono i fattori in grado di scatenare un attacco di emicrania oftalmica

(20 marzo 2021)

Dottor Antonio Fede, medico oculista

Esiste, ed è molto diffusa, una particolare forma di emicrania che si associa a disturbi visivi che ne precedono l’insorgenza. Tali disturbi sono rappresentati da improvvisa apparizione di linee colorate, cerchi o cascate luccicanti, in genere tremolanti, che iniziano dalla periferia e gradualmente si estendono fino ad interessare l’intero campo visivo. Questi fenomeni, che taluni paragonano ad immagini caleidoscopiche, prendono il nome di “auree” e molto spesso compromettono, anche se solo temporaneamente, la possibilità di svolgere una qualsiasi attività lavorativa, offuscando totalmente la vista. Talvolta, ai disturbi visivi si associano formicolii agli arti superiori e nausea. Il mal di testa compare in genere entro un’ora dai problemi visivi. Molto frequenti sono l’aumento della sensibilità alla luce o ai suoni.

❦LE CAUSE E LE CONSEGUENZE
Le auree visive, quando insorgono per la prima volta, sono causa di una profonda preoccupazione: perdere l’uso di un occhio con una sintomatologia nuova che in poco tempo aumenta e che dura fino a 15-20 minuti prima di iniziare a regredire, mette in allarme e fa pensare a qualcosa di grave.

❦L’aura visiva è un disturbo funzionale e temporaneo che non lascia danni di alcun genere all’ organo visivo. Può essere accompagnata dalla presenza di macchie scure o colorate, lampi di luce scintillanti (scotomi). È la manifestazione di un vasospasmo (restringimento dei vasi sanguigni), con riduzione del flusso ematico locale, cui quasi sempre, segue un mal di testa: da qui il nome di cefalea o emicrania oftalmica, a seconda della localizzazione del dolore. Esiste una grande variabilità per quanto riguarda il dolore. Talvolta all’aura non fa seguito alcuna sintomatologia dolorosa. In altri casi, invece, il mal di testa è fortemente penalizzante, al punto di durare anche giorni, accompagnato da nausea e fotofobia.

❦COSA FARE
La fascia più colpita è quella compresa tra i 30 e 50 anni, con una predilezione per il sesso femminile. Dopo l’oculista, che dovrà escludere condizioni patologiche dell’occhio, è opportuno consultare un neurologo che potrà prescrivere, una risonanza magnetica dell’encefalo e un E.E.G. Una volta escluse possibili cause oculari e sistemiche, è necessario ridurre le situazioni stressanti ed assumere infusi di valeriana o integratori specifici in grado di prevenirne l’insorgenza. Anche la dieta può giocare un ruolo importante: è bene evitare alcolici, cibi grassi o fritti e privilegiare il consumo di vitamine e sali minerali che, com’è noto, sono contenuti in frutta e verdura. Va limitato il consumo di alimenti contenenti il glutammato di sodio, nitriti e latticini, uova, cioccolato, agrumi e pomodoro.

Dott. Antonio Fede

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