La Rubrica del dottore Antonio Fede: “Astigmatismo – cause e soluzioni”
È un difetto visivo molto diffuso: si stima che in Italia la metà della popolazione che presenta un difetto visivo sia astigmatica. Ce ne parla il medico oculista Antonio Fede, specialista in oftalmologia
(13 marzo 2021)
L’astigmatismo è un comune difetto della vista che comporta una minore nitidezza a causa di una deformazione di una delle superfici dell’occhio (generalmente a carico della cornea, ma non di rado del cristallino), con il risultato di uno “sdoppiamento” delle immagini. Il difetto astigmatico può essere semplice o associato ad altre ametropie, quali miopia e ipermetropia; in questi casi si parla di astigmatismo composto o misto.
❦ COME AFFRONTARLO
Gli astigmatici di modesta entità, in genere, non danno particolari fastidi e non necessitano di correzione con lente. Diversa è la condizione di chi è portatore di un difetto astigmatico elevato, che riscontrerà difficoltà visive da lontano e da vicino, fotofobia, lacrimazione, cefalea, blefaro-congiuntiviti.
Il difetto astigmatico, come ogni altro difetto visivo, si corregge con lenti tradizionali o corneali (a contatto). Naturalmente le lenti si limitano a correggere il difetto, senza risolverlo definitivamente. Per una soluzione definitiva , è possibile il trattamento con laser a eccimeri, tranne per gli astigmatici irregolari da cheratocono, per i quali c’è una controindicazione assoluta per il rischio di peggioramento.
❦ IL CHERATOCONO: DIAGNOSI E CURA
Il cheratocono, o astigmatismo irregolare, è una condizione dovuta a una patologia degenerativa e progressiva a carico della cornea, che si deforma e si assottiglia assumendo un aspetto a cono. La causa di tale trasformazione è a tutt’oggi ignota e riconosce una significativa trasmissione ereditaria. La diagnosi è possibile grazie a un esame computerizzato (topografia corneale), che permette di avere una mappa della curvatura della cornea e di evidenziare eventuali difetti della stessa. Gli stadi iniziali possono beneficiare del “cross linking”, che consiste nell’applicazione di una vitamina (la Riboflavina o vitamina B2) con l’azione catalizzatrice di raggi ultravioletti. Non è una soluzione definitiva, in quanto il trattamento serve semplicemente a rallentare l’evoluzione della malattia, ma è praticamente indolore, dura un’ora circa e ha lo scopo di rafforzare la struttura della corne, indebolita dalla malattia.
Il cheratocono si può correggere con delle specifiche lenti a contatto, ma quando è troppo avanzato necessita di un trapianto di cornea che risolve la situazione.