“La Provincia di Ragusa sia zona rossa prima che il sistema collassi”
L’on. Dipasquale invia una lettera al governatore Musumeci
(10 novembre 2020)
L’on. Nello Dipasquale, parlamentare regionale del Partito Democratico e segretario alla Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana, ha inviato oggi una lettera al Presidente della Regione Siciliana Musumeci, per conoscenza al Ministro per la Salute Speranza e al Prefetto di Ragusa, per chiedere che sia istituita una zona rossa comprendente tutta la provincia di Ragusa.
Ecco, di seguito, il testo della missiva:
“Presidente Musumeci,
la situazione in cui versa la provincia di Ragusa in merito alla diffusione del virus Covid-19 è giorno dopo giorno sempre più grave, ed è ormai sotto gli occhi di tutti che già la percentuale di contagi in questo lembo di Sicilia è la peggiore dell’intero territorio regionale in rapporto alla popolazione. Presto non ci saranno più posti letto a disposizione per i ricoveri delle persone afflitte in modo più grave da questo terribile virus e, conseguentemente, il sistema sanitario ibleo collasserà dato che si sarà costretti a smantellare altre unità operative per far spazio ai reparti dedicati al Coronavirus. Stando così le cose, il territorio ragusano avrà bisogno di maggiore sforzo per riprendersi ed è preferibile imporre uno stop adesso, mentre il sistema seppur faticosamente ancora regge, piuttosto che attendere il suo crollo totale.
Per questo motivo Le chiedo di intervenire tempestivamente valutando la possibilità di dichiarare l’intera provincia di Ragusa zona rossa. Mi rendo conto che si tratta di una decisione difficile e impopolare, che difficilmente sarà accettata dagli operatori del nostro tessuto economico, ma credo che sia l’unica scelta possibile in questo grave momento.
Parallelamente, chiedo di prevedere per le partite IVA di tutte le zone rosse dell’Isola interventi economici aggiuntivi ai ristori già previsti dal Governo Nazionale.
Le chiedo, dunque, di riflettere rapidamente su queste ipotesi, prima che sia troppo tardi”.