La commissione di risanamento centri storici si riunisce: la delusione dei consiglieri del PD Ragusa
D’Asta e Chiavola mettono in rilievo la questione politica: “Dicono di volere rilanciare i centri storici però non utilizzano gli strumenti che potrebbero farlo. C’è qualcosa che non quadra. I chiarimenti da noi richiesti in aula non ci sono stati forniti”.
(6 dicembre 2019)
“Non solo le iniziative per rilanciare i centri storici sono ridotte al lumicino (vedremo, a tal proposito, quali saranno gli esiti effettivi del progetto denominato “Resto a Ragusa”), ma l’organismo più rappresentativo che ne stabilisce i piani di spesa, determinando di fatto le scelte politiche, si è riunito dopo un anno e mezzo. Stiamo parlando della commissione Risanamento. E, guarda caso, la prima convocazione, dopo tempo, si è verificata dopo che, come gruppo, abbiamo fatto una richiesta di accesso agli atti per chiedere chiarezza su alcuni aspetti”.
E’ quanto hanno affermato ieri sera in aula i consiglieri comunali del Pd, Mario D’Asta e Mario Chiavola, ritenendo che “questo atteggiamento non fornisca affatto il senso della buona amministrazione o quantomeno di un’amministrazione che sia interessata davvero al rilancio dei centri storici – continuano D’Asta e Chiavola – anche perché, durante questa riunione della commissione, si è discusso del piano di spesa preventivo riguardante il 2019. Cioè, siamo alla fine dell’anno e ancora si punta alla programmazione? Un esordio davvero infelice dopo che questo organismo non si riuniva da tempo. La domanda che ci siamo fatti, dunque, è: perché la commissione che doveva essere convocata con una certa frequenza non si è mai riunita negli ultimi diciotto mesi? Quali sono state le motivazioni? I trasferimenti sono bloccati? Vedremo anche su questo. Ma i pareri sulle attività economico-commerciali perché non sono stati forniti? Chi attendeva una risposta, si è visto defraudato, per un anno e mezzo, dalla concessione della stessa. E se la questione non fosse stata posta da noi dell’opposizione, chissà quanto avremmo atteso ancora”.
D’Asta e Chiavola, quindi, mettono in rilievo la questione politica: “Dicono di volere rilanciare i centri storici però non utilizzano gli strumenti che potrebbero farlo. C’è qualcosa che non quadra. E abbiamo richiesto chiarimenti in aula, che però, almeno ieri, non ci sono stati forniti”.
Comunicato stampa