Inaugurata la mostra di Giulio D’Anna, grande successo alla Galleria Edonè di Vittoria
La mostra sul futurismo e l'aeropittura è visitabile fino al 14 luglio nello spazio “Arte Viva Club”
(31 maggio 2019)
Le sfaccettature cromatiche. Le traiettorie dei motori sfreccianti. Lo scoppiettio di curve e ondulazioni. Sono le cifre distintive di un evento artistico eccezionale. Come vi avevamo anticipato, lo scorso 24 maggio è stata inaugurata a Vittoria, nello spazio Edonè “Arte Viva Club” di via Cavour 39, la mostra “Giulio D’Anna – Futurismo e Aeropittura”. L’antologica, dedicata all’artista futurista messinese, promossa dall’Archivio storico dei pittori futuristi siciliani e dall’organizzatore e direttore di Edonè, Giovanni Bosco, propone 35 opere di Giulio D’Anna, un autore che, negli ultimi anni, sta vedendo rivalutate, e parecchio, le proprie produzioni artistiche. La mostra, curata da Maurizio Scudiero, critico di riferimento per il movimento del Futurismo, ha visto la presenza, durante il vernissage, di numerosi appassionati oltre allo stesso Scudiero e ad Anna Maria Ruta, un’altra esperta del movimento futurista siciliano. “Alcune delle più grandi case d’asta nel mondo, a Londra così come a Vienna – ha sottolineato il curatore – hanno preso a cuore, negli ultimi anni, le opere di D’Anna e hanno organizzato delle esposizioni che hanno riscosso uno straordinario e insperato successo. Si tratta di operazioni culturali che hanno creato grande interesse e che hanno fatto salire le quotazioni delle tele di D’Anna. L’autore messinese ha, per così dire, una declinazione pubblicitaria che lo rende più moderno, di comprensione immediata per il grande pubblico. Il rifiuto di D’Anna verso il passato e la necessità di guardare sempre avanti si riscontra anche in alcuni quadri che sembrano non avere nulla a che spartire con il Futurismo. E che, però, ad un’analisi più approfondita forniscono elementi significativi che li proiettano decisamente all’interno di quel canovaccio”.
E Scudiero aggiunge: “Al contrario dei letterati siciliani, i futuristi isolani sono stati sempre dimenticati. Sono certo che D’Anna, se non avesse deciso di rimanere nella sua terra e si fosse spostato in realtà come Roma o Milano, avrebbe conosciuto una fortuna artistica molto più importante già ai tempi in cui è vissuto. Ma c’è sempre tempo per riscoprire l’opera di quello che, per me, resta uno dei più grandi futuristi”. La mostra resterà aperta sino al 14 luglio, tutti i giorni, escluso il lunedì (giornata di chiusura), dalle 19 alle 21, o su appuntamento, il sabato e la domenica anche la mattina con orario dalle 11 alle 13. Le tele in esposizione arrivano da collezioni private. E le stesse, in particolare, ripercorrono il decennio di maggior lustro per l’aeropittore siciliano che va dalla fine degli anni Venti fino agli inizi degli anni Quaranta. In evidenza i temi prediletti dall’artista. Emerge l’originalità che permise a D’Anna di fare parte di quel gruppo di autori che animarono l’ultimo periodo di quel rivoluzionario movimento che fu il Futurismo. “Nei suoi dipinti – dice la professoressa Anna Maria Ruta – la modernità degli assemblaggi e le componenti positive della natura fanno perdere agli elementi meccanici il quoziente negativo della civiltà industriale proprio attraverso la loro proiezione in un paesaggio solare”. Durante la serata è stato presentato il volume edito in occasione della mostra dedicato all’artista realizzato in collaborazione con la casa editrice londinese Dfrg Press, con testi di M. Scudiero, A.M. Ruta, L. Bosco e le testimonianze degli eredi M. Cantella e A. D’Anna.
Comunicato stampa