Il picco dell’influenza scatena l’emergenza sangue. L’appello del dottor Dario Genovese
Il direttore di Medicina trasfusionale dell’Ospedale Umberto I di Siracusa invita tutti i cittadini in buona salute a donare, soprattutto quelli con gruppo 0 RH negativo. Se manca il sangue si bloccano anche le sale operatorie
(8 febbraio 2019)
Il picco influenzale di queste settimane, che sta costringendo molti donatori a letto, è probabilmente alla base dell’emergenza sangue che nelle ultime ore si sta avvertendo su tutto il territorio nazionale, e che non ha risparmiato la provincia di Siracusa. Una situazione che va via via aggravandosi, tanto da spingere il direttore del reparto di Medicina trasfusionale dell’Ospedale Umberto I di Siracusa, il dottor Dario Genovese, a un accorato appello per spingere tutti i cittadini al dono, e in particolar modo tutti i donatori in buone condizioni di salute, a recarsi presso le unità di raccolta di sangue per dare il proprio contributo, in modo da assicurare, per quanto possibile, la continuità delle donazioni e una certa stabilità delle disponibilità delle scorte anche in questo periodo così difficile.
Genovese fa sapere che sul nostro territorio, al momento, persiste una importante carenza di sangue, in particolar modo del gruppo sanguino Zero RH Negativo, e al suo appello si unisce il presidente dell’Avis Comunale di Siracusa, Nello Moncada. “Vista l’urgenza di sangue, si rende indispensabile l’attivazione dei donatori per evitare possibili blocchi di attività nei nostri ospedali. Pertanto, – continua – esorto tutti i nostri donatori e tutti i cittadini in buone condizioni di salute a recarsi presso i nostri punti di raccolta sangue per effettuare la donazione. Donare il sangue significa condividere una parte di sé non solo a parole, ma con azioni concrete – aggiunge Nello Moncada – e la solidarietà è un elemento cardine del vivere civile, dell’essere cittadini. Negli ospedali il sangue è una necessità quotidiana. Ogni volta che si verifica una carenza di sangue, diventa drammatica non solo la gestione di eventi eccezionali come i disastri o gli incidenti, ma anche e soprattutto la quotidiana attività sanitaria che coinvolge la maggior parte degli interventi chirurgici, di alta specialità della cardiochirurgia, il lavoro nei pronto soccorso, le terapie oncologiche contro i tumori e le leucemie, le anemie di carattere medico, i trapianti di organi e di midollo osseo. Ricordiamo – conclude – che senza la disponibilità di sangue l’attività delle sale operatorie sarebbe bloccata. Donare il sangue e il plasma è un modo concreto di esprimere la solidarietà verso il prossimo, perché donare salva la vita ai pazienti. Inoltre, donare sangue fa bene anche agli stessi donatori, perché grazie ai controlli effettuati è possibile avere sempre sotto controllo anche la propria salute”.
Ai continui appelli diffusi periodicamente dall’Avis in favore della donazione aveva risposto in settimana anche la società del Siracusa Calcio, in collaborazione con la quale è stata organizzata una campagna di sensibilizzazione. Tra i primi a rispondere i calciatori azzurri, Mariano Del Col e Nicolas Rizzo che mercoledì si sono sottoposti ad un prelievo di sangue nella sede dell’Avis comunale di Siracusa in via Augusto Von Platen 40. “Donare il sangue è importante, – ha dichiarato il presidente azzurro Giovanni Alì – perché ognuno di noi ha la possibilità di salvare una vita”.
Nadia Germano Bramante