Il ciclone Zorbas ci “sfiora” e se ne va, ma i danni sono comunque ingenti
Fascia ionica devastata: violente mareggiate da Catania al Ragusano
(29 settembre 2018)
Tutto come da previsioni meteo. Il TLC (Tropical-Like Cyclone) Zorbas, che ieri si è formato nel Mediterraneo, al largo delle coste ioniche di Sicilia e Calabria, si sta allontanando e, con i suoi venti ad oltre 140 km orari, punta minaccioso sulla Grecia, dove infatti l’allarmante notizia è riportata sulle prime pagine di tutti i quotidiani.
La nostra Isola è stata letteralmente graziata, solo lambita dalla potenza del mostruoso ciclone. E’ come se ci avesse “sfiorato con la sua coda”, facendoci vedere si e no il 10% del suo potenziale. Eppure, i danni sono ingenti e la paura è stata tanta. Gli esperti lo avevano raccomandato di stare lontani dalle zone costiere, perché lì si sarebbero potuti verificare i problemi più seri, a causa delle mareggiate. Ed infatti, tutta la fascia ionica della Sicilia, da Catania a Sampieri (la cui situazione ieri pomeriggio vi abbiamo documentato qui), passando per Marzamemi, Acitrezza e Acireale, ha subito una devastazione non indifferente.
Il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, nel tardo pomeriggio di ieri aveva deciso per l’evacuazione della popolazione della fascia costiera di sua pertinenza, su sollecitazione della Protezione Civile, ma in serata l’allarme è rientrato. Il primo cittadino di Scicli, Enzo Giannone, invece, ha vietato l’avvicinamento alla spiaggia oltre i 200 metri.
Non è certo la prima volta che un Mediterranean Hurricane, un Medicane per l’appunto, si forma nel nostro mare, ma Zorbas è particolarmente grande e violento, sebbene non paragonabile agli uragani veri e propri che nascono negli Oceani, con altre condizioni meteo marine. Per questa volta, feriti ma salvi, possiamo tirare un sospiro di sollievo e iniziare la conta dei danni. Ma il clima sta cambiando, è sotto gli occhi di tutti. Ne abbiamo sentito parlare per decenni, l’allarme è stato lanciato in tutte le lingue del mondo e ce lo hanno anticipato libri e film. Ma siamo andati avanti, come se la cosa non ci riguardasse. Adesso lo sconvolgimento planetario in atto è visibile ad occhio nudo, e ci trova totalmente impreparati ad affrontare eventi climatici estremi di questo genere.
Valentina Frasca