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Giovani fuori controllo a Ispica, il sindaco gli tende la mano
Frequenti gli episodi di "disturbo della quiete pubblica, risse, atti di vandalismo e totale mancanza di rispetto delle cose pubbliche"
(30 settembre 2021)
In seguito ad alcuni episodi di vandalismo e violenza tra i giovani, accaduti di recente ad Ispica, il sindaco Innocenzo Leontini prende la parola e dice la sua in un pubblico post.
“È sotto gli occhi di tutti e oggettivamente provato che, da qualche tempo a questa parte, – afferma – ad Ispica e in particolar modo in alcuni quartieri ci sia la presenza di gruppi di giovani e giovanissimi che pongono in atto delle condotte deprecabili che portano a frequenti episodi di: disturbo della quiete pubblica, risse, atti di vandalismo e totale mancanza di rispetto delle cose pubbliche. Da Sindaco ho chiesto, e colgo l’occasione per ringraziarli nuovamente e pubblicamente, l’intervento delle Forze dell’Ordine che hanno avviato operazioni di maggiore e intensificato controllo del territorio ispicese. Da primo cittadino di Ispica, però, sento anche il dovere e l’obbligo morale di tendere una mano a questi giovani, di voler capire il perché dei loro comportamenti e, soprattutto, di individuare modi e forme per poterli aiutare, non deve restare indietro nessuno. La repressione è fine a se stessa se non coadiuvata dalla collaborazione, dal confronto e dal dialogo. La “mano” che prima reprime è ingiusta se poi non è tesa verso l’altro. Il mondo dei giovani è complesso e in evoluzione (del resto è sempre stato così e giovani lo siamo stati anche noi), è necessario per chi amministra la Città iniziare ad ascoltare il punto di vista dei nostri ragazzi”.
Prosegue: “Alla luce di ciò invito l’On. Marialucia Lorefice Presidente della XII Commissione (Affari Sociali), i Dirigenti Scolastici, le Associazioni Parrocchiali e soprattutto tutte le associazioni giovanili di Ispica a Palazzo Bruno, martedì 5 Ottobre alle ore 18.00. Insieme creeremo un’occasione di dialogo e confronto, un’opportunità per affrontare il tema: sono sicuro che dialogo e confronto siano strumenti positivi per individuare, in sinergia, delle possibili strade da intraprendere per cercare di risolvere alla radice il problema. È opportuno che, – conclude – al fine di rispettare le norme anticovid, per ogni associazione partecipino all’incontro non più di due persone”.