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Giovane tenta il suicidio per una delusione d’amore. Salvato dalla Polizia
È accaduto a Vittoria
A rendere nota la vicenda, sui social è stato il candidato a sindaco di Vittoria Piero Gurrieri che ha voluto ringraziare le Forze dell’Ordine. Ecco il post pubblicato poco fa:
«Stamattina, vorrei rivolgermi a quegli uomini in divisa che, ieri, hanno salvato un uomo, a pochi metri dalla grande Ciminiera accanto la strada ferrata, e dalla Scuola Pappalardo.Un uomo, a sera, aveva preso la sua decisione. L’ultima, quella estrema, farla finita.Una delusione d’amore, ha scritto qualcuno, non si sa, ma importa poco, nulla. In nessun caso c’è una ragione sufficiente per decidere di togliersi la vita, e non importa se essa sia appena sbocciata, come nel caso del protagonista di questa storia, o stia volgendo al termine. C’è sempre tempo per rimettere insieme i cocci, e ripartire.Quel giovane uomo aveva, però, deciso e individuato quel cavalcavia, a Vittoria non ci sono ponti più alti, e aveva già valicato l’inferriata, per fermarsi alcuni secondi. Un momento, un’eternità. Spartiacque tra la vita e la sua fine.Ci sono diaframmi nel tempo in cui accade qualcosa che cambia la storia. Lì, in quei pochi attimi, è arrivato un nucleo Interforze, Polizia e Carabinieri, Vigili del Fuoco. Forse allertati da qualcuno, forse per caso, non sappiamo.Si sono avvicinati, hanno cominciato a parlargli, gli hanno detto che a trent’anni, la sua e la loro età, la vita non si può buttar via.Fatto sta che quell’uomo ha capito, ha valicato l’inferriata al contrario, è tornato sulla terraferma della vita. Con i suoi problemi. Li affronterà, come facciamo tutti.Io vorrei rivolgere un plauso a questi uomini in divisa, e vorrei lo facessimo tutti. Perchè vivono in strada, esposti al rischio che qualche criminale o deficiente possa tirare un grilletto e sparargli, perchè in più devono tenere i nervi saldi per evitare di eccedere nella reazione e finire davanti un giudice, perchè hanno famiglie che tremano ogni giorno e che sono perfino costrette a sentire qualche mascalzone chiamare il loro Caro “Sbirro”.Quando invece c’è un solo modo per chiamare chi, per un paga misera, si prende cura degli amici e pure dei “nemici”. Uomo, in alcuni momenti anche Eroe.Come chi salva una vita, compiendo il miracolo più grande, pari a chi la genera.Come LORO».
(Foto Franco Assenza)