Gela, sequestrato il nuovo anfiteatro sul mare: per la Procura è totalmente abusivo
Era stato realizzato dall'imprenditore di origini ennesi Luigi Greca
(7 ottobre 2020)
Il grande anfiteatro sorto sulla collina sul mare di Gela, realizzato dall’imprenditore di origini ennesi Luigi Greca e inaugurato appena lo scorso anno, sarebbe abusivo.
Il gip del tribunale ne ne ha disposto il sequestro preventivo, perché la realizzazione dell’opera sarebbe “avvenuta in assenza di autorizzazioni o titoli edificatori ed in violazione della normativa in materia antisismica, di assetto del territorio e tutela del paesaggio, riguardando un’area sottoposta a vincoli storico-artistici, archeologici e di edificabilità previsti per le zone ricadenti entro una certa distanza della fascia costiera”.
In realtà, le opere edilizie per le quali Greca e la moglie avevano chiesto al Comune l’autorizzazione a intervenire riguardavano un “intervento necessario a migliorare l’idoneità statica dell’area” dichiarata franosa da molti anni. Ma l’imprenditore, proprietario con la famiglia di una grande villa che sorge nella stessa area, avrebbe badato, secondo l’accusa, solo a costruire l’anfiteatro senza effettuare “alcuna attività volta a prevenire lo smottamento” o fenomeni franosi, aggirando i vincoli ambientali, paesaggistici e di inedificabilità ricadenti sulla zona.
Il progettista, nonché direttore dei lavori, e i due proprietari dell’anfiteatro risultano denunciati e indagati per reati previsti dal testo unico in materia edilizia.