Fusione tra Cas e Anas: i particolari dell’operazione e la polemica del Codacons
Nascerà un colosso che dovrà occuparsi di 800 km di autostrade, la più grande società del settore in Italia
La Regione si appresta ad avviare il percorso di fusione tra Cas e Anas per la gestione della rete autostradale siciliana, ma il Condacons annuncia battaglia.
“Se Anas è pronta a gestire altre tratte autostradali siciliane, noi siamo pronti ai ricorsi in Tribunale per impedire che il governo Musumeci assegni all’ente nuovi km di autostrade” – tuona l’associazione dei consumatori annunciando che ricorrerà al Tar e al Cga.
Le motivazioni che spingono il Codacons ad una così dura presa di posizione stanno nella “non soddisfacente” gestione della rete Anas in tutta Italia. Insomma una bocciatura netta per l’ente che non garantirebbe in Sicilia la necessaria efficienza del servizio. Ma vediamo nella realtà qual è lo stato dell’arte del progetto dell’assessorato alle Infrastrutture in merito alla fusione tra Cas e Anas.
Attualmente il Consorzio autostrade siciliane gestisce l’autostrada A20 Palermo-Messina, la A18 Messina-Catania e la Siracusa-Gela (in esercizio fino a Rosolini). Si tratta di autostrade per le quali è previsto il pagamento del pedaggio che produce un gettito annuo di 80-90 milioni di euro.
L’Anas in Sicilia invece gestisce la A19 Palermo-Catania, la A29 Palermo-Mazara compreso il tratto della Palermo-Trapani. In questo caso le strade non prevedono il pagamento del pedaggio.
Nei piani del governo Musumeci, spiegano fonti dell’assessorato alle Infrastrutture, non c’è l’assegnazione all’Anas delle strade finora gestite dal Cas, ma la creazione di una società ex novo, ovviamente con Anas protagonista, al fine di ricondurre ad un unico gestore l’intera rete autostradale siciliana.
Nascerà un colosso che dovrà occuparsi di circa 800 km di autostrade, sarà la più grande società del settore in Italia. Nessuna regione, infatti, ha una rete tanto estesa in chilometri. Nel momento in cui si realizzerà l’operazione, tutte le autostrade in Sicilia saranno soggette al pagamento del pedaggio. Il percorso è stato tracciato, ma occorrerà più di un anno per portarlo a compimento.
Intanto l’Anas fa sapere di avere iniziato lavori per 799 milioni di euro, spalmati in cinque anni, per l’ammodernamento della Palermo-Catania.
Giampiero Cannella