Emergenza coronavirus, mascherine a tutti contro la speculazione, perché il Comune di Ragusa non fa nulla?
Anche nel capoluogo ibleo scoperti vari casi di vendita illegale, ma palazzo dell’Aquila non ha avviato alcuna iniziativa, mentre altri enti stanno provvedendo. Interrogazione di Antoci al sindaco e al presidente del consiglio comunale
(22 aprile 2020)
Mentre, anche nella città di Ragusa, la Guardia di finanza e le altre forze dell’ordine sequestrano sistematicamente in negozi e farmacie, mascherine prive di certificazione e non conformi alle norme sulla sicurezza, vendute ad un prezzo 50 volte superiore a quello proprio, il Comune che fa?
Molti sindaci altrove hanno attivato una distribuzione di mascherine gratuita. Il che non serve solo a fornire a tutti, anche a chi non può acquistarlo, uno strumento essenziale. Ma soprattutto ad eliminare preventivamente l’odiosa speculazione che porta perfino le farmacie a lucrare sul bisogno di mascherine.
Infatti il Comune avrebbe tutti gli strumenti e la possibilità di acquisire forniture massicce di prodotti sicuri e al prezzo di mercato.
Sull’inerzia di palazzo dell’Aquila interviene il consigliere comunale del M5s, Alessandro Antoci, in una interrogazione al presidente del Consiglio comunale e al sindaco. “In considerazione del fatto – scrive Antoci – che molti Comuni hanno già previsto e stanno effettuando la distribuzione dei dispositivi di protezione individuale come mascherine e guanti alla popolazione a titolo completamente gratuito e senza alcun onere per la collettività, ci chiediamo come l’amministrazione comunale di Ragusa intenda agire a tal proposito e se provvederà alla distribuzione di mascherine e guanti a tutta la cittadinanza, anche con l’ausilio della protezione civile comunale. Si tratta di una questione che merita di essere trattata in tempi rapidi considerata l’emergenza con cui tutti stiamo facendo i conti”.