Disservizi alla piscina di contrada Selvaggio a Ragusa: Chiavola e D’asta chiedono chiarimenti
"Pare che prima delle festività sia stato negato l’accesso agli aventi diritto, per una intera settimana, per un cambio di gestione. In più, ci sono sempre problemi di manutenzione, troppo spesso straordinaria, nonostante l’impianto sia stato riqualificato, di recente"
(8 gennaio 2020)
“Una lettera aperta trasmessa a un organo di stampa dell’area iblea segnala alcuni inconvenienti che si registrano nella piscina comunale di contrada Selvaggio a Ragusa. Dal contenuto della lettera pubblicata non sembra solo la lamentela di un utente insoddisfatto o di qualcuno che vuole andare contro il gestore o contro l’assessore. I particolari inducono a una seria riflessione e rendono obbligatorio, da parte degli uffici e dell’amministrazione, non solo l’accertamento di quanto sarebbe avvenuto, ma servirebbe anche che l’assessore allo Sport, che è il sindaco, riferisse al civico consesso sulla vicenda”. E’ quanto affermano i consiglieri comunali del PD di Ragusa, Mario Chiavola e Mario D’Asta, che sollecitano chiarimenti sulla vicenda. “Nella lettera in questione – sottolineano i due consiglieri – si parla di aperture a singhiozzo dell’impianto e di servizi, a pagamento, assai carenti; si lamenta la periodica chiusura della piscina, una volta per problemi di manutenzione, un’altra per motivi burocratici. Non è la prima volta che vengono lamentati disservizi, questa volta la sequela di segnalazioni merita attenzione. Pare che prima delle festività sia stato negato l’accesso agli aventi diritto, per una intera settimana, per un cambio di gestione. In più, ci sono sempre problemi di manutenzione, troppo spesso straordinaria, nonostante l’impianto sia stato riqualificato, di recente. Il lettore, giustamente, fa notare che ci sono troppi problemi tecnici che deriverebbero da una poco attenta manutenzione ordinaria”.
Proseguono: “Quando, poi, il lettore si addentra nelle criticità singole, come quelle per le docce, si resta allibiti, considerando che si tratta di particolari veri: pare che, dal mese di ottobre, arrivati nelle ore serali, non ci sia più acqua calda. In piscina dicono che la colpa è del Comune, senza specificare altro, mentre le segnalazioni in Comune non hanno riscontro. Si cita poi un ultimo appuntamento regionale di nuoto e si viene a sapere che gli ospiti sono stati costretti a pagare per docce e asciuga capelli che non hanno potuto usare perché l’acqua era gelida. In definitiva un biglietto da visita per la città poco dignitoso, una serie di disservizi che vede l’utenza pagare a vuoto, una situazione che, dopo opportune verifiche, va registrata in maniera adeguata con riferimento a uno degli impianti sportivi più frequentati della città”.
Comunicato stampa