“Devi morire, ti ammazzo”, violenze alla moglie davanti ai figli: arrestato 39enne
Il figlio 15enne ha tentato di difendere la madre con un coltellino
(27 ottobre 2020)
I carabinieri della stazione di Nicolosi hanno arrestato un 39enne del posto, ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. La triste vicenda si è registrata ancora una volta all’interno delle mura domestiche davanti ai figli minorenni di una coppia, lei 43enne, loro malgrado testimoni di un’ingiustificabile violenza.
Stavolta, paradossalmente, è stato lo stesso artefice delle violenze a chiedere telefonicamente l’aiuto dei militari, asserendo d’essere stato minacciato con un coltello dal figlio 15enne nel corso di una lite. I militari però, giunti nell’abitazione, hanno udito un ragazzo che gridava con tutto il fiato che aveva in corpo “Non devi toccare la mamma, ora che vengono i carabinieri dico la verità!”. Quindi lo stesso ragazzo, appena li ha visti entrare, ha loro consegnato un coltellino asserendo d’aver voluto difendere la madre dall’ennesima violenza che il padre era solito riservarle.
Da un primo sopralluogo effettuato, i militari hanno verificato gli inequivocabili segni di una colluttazione appena avvenuta, sedie a terra, la presenza di varie suppellettili sul pavimento della cucina e cocci di ceramica dappertutto e la donna che ha raccontato la sua verità poi confermata anche dal figlio.
È emerso così che l’uomo era solito da anni riservarle vessazioni psicologiche di ogni genere non tralasciando anche di picchiarla e che le liti, soprattutto, accadevano intorno alla fine del mese per l’acuirsi dei problemi economici. In particolare, nell’occasione, la motivazione della lite era nata dall’approccio sessuale che l’uomo aveva tentato nei confronti della donna toccandola nelle parti intime, in presenza del ragazzo e dell’altra figlia di 11 anni.
La reazione della donna, motivata dall’inopportunità del comportamento del marito alla presenza dei figli che li stavano guardando, ha così scatenato l’uomo che le ha gridato “Devi morire, ti ammazzo (…), ti deve venire un tumore!!!”, scagliandole così addosso sedie e tutti gli oggetti che aveva a portata di mano.
Tale deprecabile scena ha provocato la reazione del ragazzo che, armatosi del coltellino, si era interposto tra i due per difendere la madre, salvo soccombere al padre che lo ha immediatamente tirato per i capelli e disarmato cagionandogli una ferita lacero contusa da taglio alla mano destra.
La donna a sua volta, vista la scena, ha tentato di tutelare il figlio ma è stata attinta da un pugno in testa sferratole dal marito che, stordendola, le ha fatto cadere gli occhiali schiacciati dal marito. L’uomo pertanto, in considerazione degli elementi indiziari raccolti, è stato posto agli arresti domiciliari nell’abitazione dei genitori.