Dai mignon fino a quelli di 2 metri: inaugurata la mostra dei presepi nel convento dei Cappuccini, a Ragusa
L'allestimento è stato ideato da Donatella Pluchino e curato da Giuseppe Petriglieri. A presenziare alla cerimonia d’avvio, oltre al parroco don Nicola Iudica, anche i presepisti espositori Bartolo Mineo, Giovanni Scifo, Vito Greco, Giuseppe Distefano e Davide Dimartino
(10 dicembre 2019)
Dai presepi mignon, uno addirittura contenuto in un uovo di struzzo, a quelli in estensione, sino a 2 metri e 40, oltre a quello a grandezza quasi naturale. Tutti con un comune denominatore: la valenza artistica. E’ il leit motiv della straordinaria mostra che ha aperto i battenti domenica scorsa nel convento dei Padri cappuccini annesso alla parrocchia di San Francesco d’Assisi. Presepisti di livello nazionale hanno contribuito alla realizzazione di un percorso emozionale il cui allestimento è stato ideato da Donatella Pluchino e curato da Giuseppe Petriglieri. A presenziare alla cerimonia d’avvio di questa esperienza, oltre al parroco, don Nicola Iudica, anche i presepisti espositori Bartolo Mineo, Giovanni Scifo, Vito Greco, Giuseppe Distefano e Davide Dimartino. “La Natività nell’arte presepiale”, così il titolo della kermesse, ospita anche tre presepi realizzati dall’Anffas di Ragusa: uno frutto della micromanipolazione dei laboratori di ceramica che aiutano l’inclusione della persona con disabilità intellettive e relazionali: l’altro che risulta essere una conseguenzialità di carta, colla e carta mentre un terzo sviluppatosi attraverso un lavoro più specifico. Il percorso allestito rende onore al presepe di Greccio realizzato da San Francesco nel 1.223. Infatti, la paglia utilizzata ha lo scopo di garantire un caratteristico odore così come altri inserti vegetali, quali il timo e l’asparago selvatico, scelti perché molto utilizzati, in passato, nei presepi che si realizzavano nell’antica Contea di Modica e, quindi, anche nelle case nobiliari, e non solo, della città di Ragusa.
I presepi proposti si rifanno soprattutto alla tipologia del presepe tradizionale. C’è anche una composizione rinchiusa in una teca che richiama la tradizione napoletana del presepe. Inoltre, un pezzo pregiato in movimento ha catturato l’attenzione dei numerosi visitatori che hanno presenziato alla cerimonia d’inaugurazione. La caratteristica, tra l’altro, di questa mostra è che, grazie alla cartapesta, quasi in ogni cella è stato utilizzato l’uscio come piattaforma per la creatività del presepista. Un effetto straordinario destinato ad essere apprezzato da tutti coloro che hanno avuto modo di visitare il percorso. La mostra resterà fruibile sino al 6 gennaio e sarà aperta il lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 16 alle 20 (esclusa la pausa messa alle 18), mentre il sabato dalle 16 alle 21 (anche in questo caso occorre considerare la pausa messa). Gli orari di festivi e prefestivi sono: la mattina dalle 12 alle 13 e il pomeriggio dalle 16 alle 21.
Comunicato stampa