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Cura per gli anziani, firmato l’accordo tra l’Asp di Ragusa e i comuni del Distretto 44

I Comuni interessati sono: Ragusa, Chiaramonte, Giarratana, Monterosso Almo e Santa Croce Camerina

(13 febbraio 2021)

Firmato il protocollo dell’Accordo di programma tra l’Asp di Ragusa e i Sindaci dei comuni di: Ragusa, Chiaramonte Gulfi, Giarratana, Monterosso Almo e Santa Croce Camerina. Presenti, per l’Azienda Sanitaria il direttore generale, Angelo Aliquò; il direttore UOC Servizio Programmazione, Controllo di Gestione – Sistemi Informativi aziendali e statistici, Riccardo Giammanco; Giovanni Ragusa, direttore del distretto sanitario di Ragusa e Luca Giurdanella, Referente PUA Aziendale. Per i comuni i sindaci di Ragusa, Giuseppe Cassì; Santa Croce Camerina, Giovanni Barone e Giarratana, Lino Giaquinta. Barone, in qualità di presidente del comitato dei sindaci del distretto socio-sanitario, ha espresso apprezzamento, assieme ai suoi colleghi sindaci, per l’accordo che, di certo, darà riposte ai bisogni di salute degli anziani. Per il comune di Ragusa erano presenti le assistenti sociali: Silvana Di Giacomo e Sandra Rosso.

In sostanza l’ASP di Ragusa, – in coerenza con le linee guida del 2009 per il riordino del Sistema Sanitario Regionale e con l’intervento finanziato dal Quadro Strategico nazionale nel 2018  — ha messo in atto la riorganizzazione della rete territoriale a partire dalla costituzione del Punto Unico di Accesso (PUA). Questo garantisce agli anziani la possibilità di trovare, attraverso un’unica porta di accesso al sistema, una risposta uniforme, tempestiva e appropriata alla sua domanda di salute.

Il PUA mira a integrare e mettere in rete l’offerta dell’assistenza territoriale, inclusi i professionisti che concorrono all’erogazione delle prestazioni sul territorio, rispetto al fabbisogno espresso all’interno dei Distretti.

Luca Giurdanella, nella sua presentazione, ha spiegato come l’Asp, rispetto all’Accordo quadro che prevede quattro linee di intervento che mirano a rafforzare i meccanismi di governo dell’accesso al sistema delle cure domiciliari, ha ampliato l’offerta di servizi inserendo anche altre strutture sanitarie tra cui: Hospice, Rsa e Adi.

Punto cardine del progetto è quello di creare una piattaforma centralizzata, accessibile in modalità web su protocollo sicuro, da parte dei diversi attori,  a vario titolo,  coinvolti nel sistema integrato delle cure domiciliari. Un meccanismo che sviluppi o integri i software già esistenti nelle varie Aziende Sanitarie e consenta ad altri soggetti – soprattutto agli Enti Locali- di interagire con il sistema. Inoltre, permette di sperimentare e implementare la “Cartella Socio Sanitaria informatizzata”, quale strumento operativo destinato al lavoro degli operatori di tutti i PUA.

Il sistema, così definito, predisporrà periodicamente la reportistica standard per la valutazione del fabbisogno quali – quantitativo dell’offerta socio-sanitaria e socio assistenziale per gli anziani.

Il progetto in questione ha una valenza socio-sanitaria e dunque coinvolge tutti Distretti Socio Sanitari del territorio con la firma dell’Accordo di Programma’, si mette in atto l’avvio della cartella socio-sanitaria informatizzata per il territorio. La crescita del bisogno di salute, unitamente allo stato di necessità di molti contesti familiari, richiede un maggior impegno strutturale ed economico sia delle Aziende Sanitarie sia degli Enti Locali.

Gli interventi sanitari sugli anziani, non possono comunque prescindere da una visione, globale dei bisogni del cittadino, inserito nel contesto sociale e familiare in cui vive ed opera, pertanto la programmazione integrata socio sanitaria e l’avvio di interventi congiunti, consentirebbero di raggiungere obiettivi di efficacia ed efficienza, nell’erogazione delle prestazioni domiciliari, tale da apportare un reale sgravio degli oneri economici a carico delle singole Amministrazioni.

In aggiunta, i progressi tecnologici e terapeutici consentono di assistere sul territorio, sia in ambulatorio che a domicilio, un sempre maggiore numero di patologie acute e croniche, evitando il ricovero ospedaliero.

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