“Criticità al Pronto soccorso del Maggiore di Modica”: l’on. Ragusa scrive al direttore Aliquò
"Di Pronto soccorso e dei problemi interni allo stesso parliamo non so più, ormai, da quanto tempo. Solo che, invece di notare dei piccoli passi in avanti, si registrano sempre situazioni problematiche"
(19 novembre 2019)
“Continua ad essere molto pesante, in termini assoluti, l’aria che si respira in seno al Pronto soccorso dell’ospedale Maggiore di Modica. Ci saremmo attesi che, soprattutto con l’inaugurazione dei nuovi locali, che ormai risale a qualche mese addietro, qualcosa sarebbe cambiata. Purtroppo, però, nulla potrà essere modificato in positivo se non si potrà contare su una dotazione organica all’altezza della situazione. E tutto ciò pur a fronte della preparazione e della qualificazione del personale medico e sanitario che si sottopone allo stress quotidiano con impegno e abnegazione. I tempi di attesa, nonostante ciò, continuano ad essere elevati. Gli episodi in cui si ha a che fare con difficoltà dovute a tutto ciò non si contano. E tutto questo non può funzionare quando, come spesso accade, si registrano necessità impellenti. Ma che Sanità abbiamo intenzione di lasciare ai nostri figli? Dobbiamo correggere il tiro fino a quando ne abbiamo l’opportunità”. Inizia così la lettera aperta che l’on. Orazio Ragusa ha trasmesso questa mattina al direttore generale dell’azienda sanitaria provinciale, Angelo Aliquò, mettendo in luce tutta una serie di criticità che hanno spinto i cittadini a rivolgersi al deputato regionale per attivarsi e ottenere risposte. “Di Pronto soccorso e dei problemi interni allo stesso – continua l’on. Ragusa nello scritto trasmesso al manager – parliamo non so più, ormai, da quanto tempo. Solo che invece di notare dei piccoli passi in avanti, si registrano sempre situazioni problematiche che, certo, non fanno piacere in primo luogo agli assistiti e poi a chi cerca di adoperarsi per far sì che la politica possa essere sempre in primo piano rispetto alle risposte che, in un ambito così delicato, occorre dare a chi ha bisogno. Ecco, è proprio la politica che deve interrogarsi chiedendo se tutto questo sia accettabile. La politica non può non chiedersi perché succede tutto questo a scapito di chi ha problemi di salute”.
Prosegue: “Mi metto a disposizione fin da ora affinché, se necessario, si intervenga a livello regionale, con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, che sono convinto sia disposto ad ascoltare le necessità del nostro territorio. Il nostro obiettivo deve essere quello di puntare a indirizzare in maniera sapiente gli sforzi che la Regione compie per assicurare l’erogazione di servizi sanitari all’altezza della situazione. Oggi, purtroppo, prendiamo atto, così come già ieri e ieri l’altro, di una situazione complessa e critica per quanto riguarda l’ospedale Maggiore di Modica, con particolare riferimento al Pronto soccorso che, a dirla tutta, fornisce assistenza all’intero versante orientale del territorio provinciale”. Conclude: “Sono certo che, dopo ulteriori e opportune verifiche, il manager Aliquò deciderà cosa è meglio per eliminare queste condizioni di approssimazione e di precarietà che rischiano di non rendere un buon servizio agli assistiti. Riteniamo che sia questo il momento di intervenire e in maniera decisa per abbattere il nodo critico e ancora irrisolto delle liste d’attesa e per assicurare servizi sempre più inappuntabili alla cittadinanza”.
Comunicato stampa