Crisi turismo, “necessari interventi specifici prima che sia troppo tardi”
A causa della pandemia si registra una perdita di flussi turistici e di fatturato superiore al 50%, che in alcune località arriva anche all’80%
(27 gennaio 2021)
Anche Federalberghi Ragusa ha aderito alla petizione che è stato deciso di promuovere dopo la riunione dell’assemblea nazionale della federazione di categoria “per sollecitare il Governo italiano a intervenire con urgenza a tutela delle imprese e dei lavoratori del turismo prima che sia troppo tardi”. “Nel corso dell’assemblea – sottolinea il presidente Federalberghi Ragusa, Rosario Dibennardo – è stata sottolineata, dal presidente nazionale Bernabò Bocca, l’importanza che il turismo riveste per l’economia italiana, rammentando i danni devastanti subiti dalle strutture ricettive e termali a causa della pandemia, con una perdita di flussi turistici e di
fatturato superiore al 50%, che in alcune località arriva anche all’80%. Gli albergatori chiedono il riconoscimento di ristori efficaci, che ristabiliscano equità per l’anno 2020 ed accompagnino le imprese anche nei mesi a venire, interventi sulla liquidità (proroga delle rate dei mutui e concessione di prestiti ventennali), esonero per il 2021
dal pagamento delle imposte (in primis Imu, Tari e canone Rai), sostegno alle imprese in affitto per il pagamento del canone di locazione, riduzione dell’aliquota Iva al 5% in analogia con quanto avvenuto in altri Paesi europei, sgravi contributivi per le imprese che richiamano in servizio il personale e sostegno al reddito per i lavoratori che rimangono disoccupati o sospesi”. Nel documento è stata evidenziata anche “la necessità di fare pressione sulla Commissione europea, per chiedere l’aggiornamento delle disposizioni comunitarie che disciplinano gli aiuti di stato a sostegno dell’economia durante la pandemia (cosiddetto “temporary framework”), al fine di aumentare l’intensità degli aiuti che è possibile erogare a ciascuna impresa e di ampliare il periodo di applicabilità, che in assenza di una proroga si concluderà il 30 giugno prossimo”.
“Il documento – dice ancora Dibennardo – richiede anche incentivi per la riqualificazione delle strutture ricettive, che al termine della crisi dovranno confrontarsi con un’agguerrita concorrenza internazionale”. Tra i primi firmatari della petizione, oltre allo stesso Bocca e a Dibennardo, i presidenti delle organizzazioni aderenti alla federazione, in rappresentanza di 27.000 imprese turistico ricettive e termali. Anche singoli imprenditori, lavoratori e cittadini possono aggiungere la propria firma, sottoscrivendo la petizione online, sulla piattaforma change.org , al seguente indirizzo: https://www.change.org/salviamo-le-imprese-e-i- lavoratori-del-turismo. “E’ necessaria una partecipazione complessiva – chiosa il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti – per riuscire a mobilitare quelle risorse necessarie a salvare le imprese dei vari comparti. Senza
un’azione coordinata ed efficace, non sarà possibile raggiungere l’obiettivo”.