Covid a Ragusa: 56 casi positivi, 34 di loro hanno meno di 20 anni. Il sindaco invita i giovani ad una maggiore prudenza
187 sono in quarantena fiduciaria, monitorati dalla Polizia Municipale, e 9 sono ricoverati nel reparto di malattie infettive del Maria Paternò Arezzo
(1 settembre 2020)
“Ieri sera ho visto alcuni ragazzi, dall’aspetto appena maggiorenni, passarsi una bottiglia di birra, e bere tutti dalla stessa. In tempi di coronavirus, un’autentica sciocchezza”. È così che il sindaco Cassì riflette sul comportamento dei giovani in relazione al rischio contagio da coronavirus e, nel frattempo, aggiorna la popolazione sul numero di casi positivi.
“A Ragusa abbiamo 56 soggetti positivi per lo più asintomatici in isolamento domiciliare e 187 in quarantena fiduciaria, tutti monitorati dalla nostra Polizia Municipale a cui, in questi giorni di maggiori controlli, spetta anche questo compito.
Ad essi si aggiungono 9 ricoverati nel reparto di malattie infettive del Maria Paternò Arezzo, provenienti da diverse città, di cui 2 in terapia intensiva”.
Continua: “La città regge, è evidente, ma è altrettanto evidente che il virus non ha mai smesso di circolare e che certi comportamenti, come quello della bottiglia, possono avere effetti disastrosi. Un altro dato deve far riflettere: dei 56 positivi, 34 sono nati dopo il 2000. Spesso si tratta di giovani tornati da vacanze all’estero. Inutile dire che buona parte dei soggetti in isolamento sono loro parenti o conviventi. Quello della promiscuità tra i giovani è un tema che affronteremo anche domani pomeriggio insieme a tutti i dirigenti scolastici in vista della riapertura delle scuole. Si discuterà della data di avvio delle lezioni, prevista per il 14 settembre, e che la Regione consente di rinviare al 24 in quei plessi che ospiteranno le votazioni referendarie del 20 e 21, e delle prescrizioni ed accorgimenti da seguire. Servirà una decisa presa di coscienza dei ragazzi e delle famiglie, perché si adottino buone condotte oggi necessarie (mascherine, igiene, distanziamento).
Basta un po’ di sana attenzione”.