Covid-19, serve chiarezza: denunciare chi fa jogging non è conforme ai decreti in vigore
Palazzo Chigi ha messo on line il contenuto del decreto e le faq, ovvero una vasta casistica di domande e risposte utili a chiarire ogni cosa e fra queste c’è anche l’indicazione che fare sport è sempre consentito come portare a spasso il cane
(15 marzo 2020)
Fioccano le denunce contro chi è sospettato di avere violato i divieti imposti dal decreto contro Covid-19, ma alcune di esse colpiscono chi si trovava all’aperto per fare attività sportiva o motoria, pratica tranquillamente ammessa dalla normativa straordinaria in vigore. E allora occorrono chiarezza, coordinamento e coerenza d’azione perché altrimenti rischia di essere compromesso il clima di collaborazione e di responsabilità che, solo, può garantire il superamento dell’emergenza.
A Mondello, per esempio, la polizia ha denunciato una persona che faceva jogging perché era troppo distante da casa, ma il decreto non stabilisce distanze consentite o non consentite e invece dice chiaramente che fare sport all’aria aperta è consentito e che non serve neanche l’autocertificazione.
Nei giorni scorsi si è assistito, poi, alla richiesta di autocertificazione da parte dei carabinieri ad una giovane che portava a spasso il cane. Altra attività consentita. Qui il decreto è ancora meno chiaro e forse l’autocertificazione può essere richiesta ma la circostanza appare quantomeno anomala. Non è molto logico autocertificare tre volte al giorno che il cane deve uscire e soprattutto si tratta di una cosa evidente che le forze dell’ordine possono verificare solo vedendo il cane e in nessun altro modo.
Palazzo Chigi ha messo on line il contenuto del decreto e le faq, ovvero una vasta casistica di domande e risposte utili a chiarire ogni cosa e fra queste c’è anche l’indicazione che fare sport è sempre consentito come portare a spasso il cane ecc ecc (QUI IL LINK ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO).
Naturalmente bisogna sempre rispettare le distanze di sicurezza.
Naturalmente le forze dell’ordine agiscono in buona fede ma c’è troppa confusione interpretativa. Tocca ai prefetti intervenire per uniformare le indicazioni ed evitare questa bolgia. D’accordo con la presidenza del Consiglio dei ministri si chiarisca tutto a cominciare da sport, animali e autocertificazioni anche perchè non è scritto in nessuna parte nel decreto che si debba andare al supermercato sotto casa.