Coronavirus, Tribunale di Ragusa non sicuro: per la ‘fase 2’ servono anche le sedi distaccate
I lavoratori non si fidano delle misure annunciate dal presidente Insacco e lanciano l’allarme in un documento inviato al prefetto e alla presidenza del Consiglio dei ministri
(30 aprile 2020)
Con l’arrivo della ‘fase 2’ in molti dovranno tornare nei luoghi di lavoro e ciò suscita allarme tra i lavoratori del tribunale di Ragusa. In un documento le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil pongono il problema e non escludono, per la sicurezza stessa dei lavoratori, la possibilità di utilizzare altre sedi distaccate, in quanto alcune disposizioni del presidente del tribunale, Biagio Insacco, “metterebbero a rischio la salute in un momento drammaticamente delicato per tutti”.
I rappresentanti sindacali hanno messo nero su bianco le loro rivendicazioni in un documento inviato, oltre che al presidente del Tribunale, al prefetto di Ragusa, Filippina Cocuzza, al direttore dell’Ispettorato per la funzione pubblica della Presidenza del Consiglio, Michele Palma, al presidente della Corte d’Appello di Catania, Giuseppe Meladiò, nonché alle segreterie confederali territoriali, regionali e nazionali delle organizzazioni sindacali.