Coronavirus, restrizioni fino al 3 maggio, pugno di ferro contro i picnic, ma dopo Pasqua riaprono alcune attività
In gestazione nuovo provvedimento del governo. E in Sicilia Musumeci propone l’apertura di cantieri stradali che, senza traffico, non provocherebbero disagi
(10 aprile 2020)
Arrivati a Pasqua con il massimo della fermezza, si comincia a pensare al dopo. Oggi è atteso una nuova determinazione del governo centrale che dovrebbe confermare tutte le restrizioni in atto fino al 3 maggio, in modo da fronteggiare le tentazioni striscianti che, in occasione delle festività del 25 aprile e del primo maggio, potrebbe produrre un ‘liberi tutti’ e massicci assembramenti.
Ma nello stesso provvedimento dovrebbe essere già consentita la riapertura di poche attività fin dalla prossima settimana: le librerie (sulla cui chiusura rimane un mistero visto che, al pari e meglio delle edicole, avrebbero dovuto essere considerate un servizio essenziale) e alcuni settori produttivi.
Intanto con una circolare il Viminale rafforza i controlli per Pasqua, chiedendo alle forze di polizia una particolare attenzione per evitare che gli italiani si riversino nelle seconde case. E la circolare verrà replicata anche per i due ponti. Insomma, l’obiettivo è evitare una seconda ondata di contagi da Covid-19.
Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha intanto condiviso la prospettiva di una proroga dei divieti: durante il suo intervento in videoconferenza, alla riunione della ‘cabina di regia’ tra governo e regioni con il presidente del consiglio Giuseppe Conte, ha detto di essere “favorevole a confermare la linea del rigore e della fermezza, concordando con Palazzo Chigi la proroga fino al 3 maggio delle attuali restrizioni”, procedendo solo “successivamente a una riapertura parziale e graduale delle attività”. Tra le proposte fatte, anche quella di valutare la ripartenza dei cantieri stradali che garantiscano il distanziamento sociale “se a maggio i numeri dei contagi ci daranno ragione”. Musumeci ha aggiunto: “Sono lavori che possono essere svolti anche con una riduzione dei disagi per gli utenti, visto che le strade sono deserte”. Un altro tema è l’autorizzazione alle attività di prevenzione degli incendi boschivi, in vista dell’estate. Infine il governatore ha chiesto a Conte “la possibilità di inserire nel prossimo decreto una semplificazione delle procedure di gara per la distribuzione alle famiglie delle risorse stanziate dalla eegione ai comuni”. Alla videoconferenza ha partecipato anche l’assessore alla Salute Ruggero Razza, i ministri degli Affari regionali Francesco Boccia e della Salute Roberto Speranza, oltre a una delegazione dei comuni e delle province italiane.