Coppia di vittoriesi, ancora in fase 1, si reca a Comiso per tentare una truffa ai danni di un anziano con disabilità mentale: denunciati
I due sono stati denunciati per circonvenzione di incapace e violazione delle prescrizioni introdotte per il contrasto al covid-19
(6 maggio 2020)
La scorsa settimana gli uomini del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Comiso, in una via del centro cittadino, hanno controllato una coppia vittoriese a seguito di una segnalazione, giunta poco prima alla sala operativa provinciale della Polizia di Stato, per probabile tentativo di truffa ai danni di un anziano signore comisano.
Sul posto i poliziotti, dopo aver identificato la coppia segnalata e la probabile vittima, hanno verificato che quest’ultima era palesemente affetta da disabilità mentale e che conosceva bene la coppia di visitatori. Questi ultimi, a loro volta, confermavano di conoscere da tempo l’uomo poiché soliti occuparsi di lui in cambio di denaro e che proprio quel giorno si erano recati lì per portargli la spesa. A tal proposito, tuttavia, l’anziano comisano riferiva che la spesa gli era stata portata il giorno prima da un messo comunale riposta all’interno di uno scatolone bianco mostrato agli agenti; scatolone che recava il nome e l’indirizzo del soggetto bisognoso. Di contro, quest’ultimo ha confermato di conoscere i visitatori riferendo vagamente che, in effetti, costoro si occupavano di lui.
Inoltre si è accertato che l’uomo, poco prima dell’arrivo della coppia, aveva ritirato la pensione presso per un ammontare di euro 472,00, ma alla richiesta di esibire la somma prelevata mostrava soltanto 400,00 euro non riuscendo a fornire alcuna spiegazione circa il residuo mancante. La differenza, ammontante a 72,00 euro, è stata rinvenuta addosso al vittoriese.
La coppia, quindi, è stata denunciata a piede libero all’autorità giudiziaria per il reato di circonvenzione di incapace, mentre la somma di 72,00 è stata sequestrata. Inoltre, i due sono stati sanzionati in via amministrativa per la violazione delle prescrizioni introdotte per il contrasto al Covid-19.