Consorzio di bonifica, i lavoratori mettono a disposizione le proprie auto per raggiungere i siti ma non ottengono rimborsi
Orazio Ragusa: "Ora si sono fermati e le colture soffrono la mancanza di adeguato sostentamento idrico”
(23 marzo 2022 – Consorzio di bonifica – lavoratori)
L’on. Orazio Ragusa ha inviato una lettera aperta all’assessore regionale dell’Agricoltura, Toni Scilla, affinché prenda in esame la paradossale vicenda che, in questi ultimi giorni, sta interessando i cosiddetti “distributori d’acqua” in forza al consorzio di bonifica della Sicilia orientale. “Il personale in questione – sottolinea l’on. Ragusa – ha dato vita a una sorta di “sciopero bianco” recandosi regolarmente sul proprio posto di lavoro ma non spostandosi nei siti in cui è necessario effettuare le manovre che consentono l’immissione dell’acqua nella rete per l’irrigazione delle colture. Infatti, i lavoratori, giustamente, lamentano la mancata corresponsione, ed è ormai da sette mesi che non ricevono somme, delle indennità per i rimborsi chilometrici, come tra l’altro regolarmente previsto dal contratto stipulato. In assenza delle somme in questione, infatti, i lavoratori hanno deciso di non mettere più a disposizione le proprie auto per recarsi laddove necessario. Tutto ciò sta finendo per creare un problema serio al comparto agricolo visto che le colture non ricevono l’adeguato sostentamento idrico”.
“Ecco perché – continua l’on. Ragusa nella propria lettera aperta – sollecito l’assessorato a trovare una soluzione tempestiva per soddisfare le legittime aspettative dei lavoratori da un lato e per consentire la tutela dei raccolti dall’altro. E’ necessario intervenire nei confronti del commissario dell’ente di bonifica e nei confronti del direttore affinché possano predisporre un’adeguata delibera che assuma un impegno di spesa per il pagamento dei rimborsi chilometrici in questione. Tra l’altro, l’ente sembra in grado di adoperarsi in questo senso visto che, appena qualche giorno fa, è stata approvata una delibera con cui si prevede il pagamento del premio di produttività a tutti i dirigenti, compreso il direttore. Appare quanto meno paradossale che si trovino i fondi per questi adempimenti di natura contrattuale mentre non ci siano le risorse economiche per garantire un’attività di fondamentale importanza come quella legata all’operatività dei distributori d’acqua”.