Completamento Ospedale “Giovanni Paolo II” Ragusa: scelto il progetto vincitore
"Finalmente vediamo la fine di un percorso che porterà Ragusa ad avere un unico presidio ospedaliero"
(11 maggio 2022 – Completamento Ospedale “Giovanni Paolo II” Ragusa: scelto il progetto vincitore)
C’è un progetto vincitore per il completamento dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa. La proposta prima classificata è stata redatta da un raggruppamento composto dalla PROGER SPA e SINCRETICA SRL entrambe di Pescara. Infatti, in data 04 maggio 2022 la Commissione Giudicatrice ha ultimato i lavori relativi al secondo grado di concorso concludendo le operazioni di valutazione e definendo la relativa graduatoria di merito. Dopo la scelta del progetto, giorno 10 maggio la Commissione ha decrittato la documentazione amministrativa dei partecipanti al concorso per eseguire l’abbinamento tra le proposte progettuali e i loro autori che fino ad allora erano sconosciuti. Adesso gli uffici procederanno alla verifica della documentazione amministrativa dei concorrenti al fine di pervenire all’approvazione della graduatoria e alla conseguente aggiudicazione definitiva. Un percorso iniziato nel febbraio 2021 data in cui fu stipulato il protocollo di intesa tra il direttore generale dell’ASP di Ragusa, arch. Angelo Aliquò, il vicepresidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti, Conservatori, arch. Rino La Mendola e il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti, Conservatori della provincia di Ragusa, arch. Salvatore Scollo.
«Siamo lieti – afferma il Direttore Generale – del lavoro delle Commissione altamente qualificata supportata dal nostro servizio tecnico, che ha certamente scelto la migliore soluzione progettuale, che sarà realizzata grazie al finanziamento ottenuto dal Governo della Regione e in particolare dall’Assessorato della Salute. Finalmente vediamo la fine di un percorso che porterà Ragusa ad avere un unico presidio ospedaliero con una scelta che certamente farà superare le criticità dell’attuale presidio».