Caso Grillo, “evitare strumentalizzazioni politiche”

(21 aprile 2021)

Un vero e proprio terremoto giudiziario sta scuotendo casa Grillo. Il comico e fondatore del M5S e suo figlio sono nel pieno di una bufera mediatica. Tutto iniziò, secondo l’accusa, in una notte di luglio del 2019, in Costa Smeralda, quando quattro ragazzi, tra cui Ciro Grillo, avrebbero violentato una 19 enne milanese di ordine scandinava, in vacanza nel nord della Sardegna con un’amica. Il caso è ritornato alla ribalta mediatica e il comico ha diffuso un video in cui difende pubblicamente il figlio.

Tanti sono gli esponenti politici che hanno preso parola commentando la vicenda, uno di questi è il Senatore di Forza Italia e Presidente di Unione Cristiana Domenico Scilipoti Isgrò. “Il caso del figlio di Beppe Grillo, Ciro fa ancora discutere. Non sta a noi esprimere valutazioni sull’ innocenza o meno del figlio di Beppe Grillo e occorre far lavorare i giudici ricordando che per tutti vale la presunzione di innocenza. Tuttavia è bene ricordare, nel rispetto che si deve alla presunta vittima, che bisogna valutare con attenzione il ritardo nell’ adozione di eventuali misure giudiziarie. Questo deve portare a valutare l’episodio con ancor maggior cautela senza tesi preconcette. In quanto alle censure sui toni di Grillo è singolare che si indignino proprio coloro che hanno sempre elogiato nel tempo i modi fumantini del fondatore dei 5 Stelle. Che cosa si aspettano ora da lui, la recita delle Litanie Lauretane e in aggiunta bisogna doverosamente considerare la particolare situazione di dolore di un padre. E allora, se il figlio di Beppe Grillo è colpevole lo deciderà la Magistratura, ma evitiamo processi e strumentalizzazioni di tipo politico. La sensazione è che tanti crucifige di oggi siano più figli di avversione politica che di reale richiesta di giustizia”.

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