Casa di riposo Giarratana, non pagati gli stipendi al personale
La Fisascat Cisl proclama lo stato di agitazione del personale dipendente
(27 aprile 2022 – Casa di riposo Giarratana, non pagati gli stipendi al personale)
La Fisascat-Cisl ha proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori della casa di riposo Madre Teresa di Calcutta che si trova a Giarratana. La decisione è stata presa per il mancato pagamento degli stipendi al personale. In una nota inviata alla cooperativa Metaeuropa, che si occupa della gestione del servizio nella struttura in questione, e, per conoscenza, al sindaco di Giarratana, Bartolo Giaquinta, e all’assessore comunale ai Servizi sociali, Grazia Fiore, il segretario territoriale della Fisascat, Salvatore Scannavino, sottolinea che “i lavoratori tutti, impegnati nel servizio in oggetto, a oggi debbono ancora percepire le mensilità di gennaio, febbraio e marzo 2022, nonché la tredicesima mensilità relativa all’anno 2021. Preso atto che, da parte datoriale, nessun riscontro positivo è pervenuto al sindacato e che i lavoratori, a causa di tali notevoli ed eccessivi ritardi dei pagamenti dei salari, stanno subendo forti disagi economici ed evidenziate anche le violazioni di legge e di contratto in riferimento al Ccnl di categoria delle cooperative sociali e degli articoli 8 e 20 del capitolato speciale d’appalto, la Fisascat comunica sin da subito la proclamazione dello stato di agitazione dei lavoratori, diffidando la cooperativa a volere regolarizzare entro la settimana in corso il pagamento delle mensilità in questione. Se ciò non dovesse accadere, saremo, nostro malgrado, costretti ad attivare tutte le più opportune iniziative sindacali, riservandoci inoltre di intraprendere ogni utile azione a tutela delle ragioni (e non solo) economiche dei nostri assistiti contro tutti i soggetti solidalmente responsabili, datori di lavoro effettivi, interposti e committenti”.
La Fisascat chiede anche all’amministrazione comunale di farsi portavoce delle esigenze dei lavoratori “soprattutto alla luce dei grandi sacrifici che gli stessi, in un settore così delicato, hanno compiuto durante i mesi più acuti della pandemia. E’ dunque utile che possa essere riconosciuto loro, almeno garantendo la regolarità nel pagamento degli stipendi, quanto sono stato in grado di fare”.
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