Campagna di produzione dell’Olio Dop Monti Iblei: “Qualità eccelsa, ma quantità in calo”
“Mentre l’anno scorso – chiarisce il presidente del corsorzio Giuseppe Arezzo – avevamo chiuso con 1.508 quintali, quest’anno ci siamo attestati a 1.097, quindi 411 in meno. Si registra, perciò, un calo intorno al 33%"
(30 novembre 2019)
Qualità eccelsa. Ma quantitativo in calo. Sono gli elementi distintivi della campagna di produzione dell’olio Dop Monti Iblei che ha appena chiuso i battenti. A sottolinearlo è il presidente del consorzio nato per tutelare e diffondere la qualità di uno dei prodotti che rappresenta al meglio la tipicità della tradizione e della cultura iblea. “E’ stata – sottolinea Giuseppe Arezzo – un’annata tutto sommato discreta. Ci aspettavamo, non lo nego, una produzione maggiore perché già l’anno scorso la stessa non era stata rispondente alle attese per quanto concerne la quantità. E, quindi, quest’anno ci attendevamo una risposta all’altezza. Poco male. Perché qualitativamente possiamo contare su un prodotto eccezionale, addirittura superiore a quello dei precedenti anni”. L’olio Dop Monti Iblei supera degli esami particolari da parte delle società di controllo che ne verificano quantità e qualità. Soltanto adesso, dunque, è stato possibile ottenere risultati ben precisi. “Mentre l’anno scorso – chiarisce il presidente Arezzo – avevamo chiuso con 1.508 quintali, quest’anno ci siamo attestati a 1.097, quindi 411 in meno. Si registra, perciò, un calo intorno al 33%. I prezzi aumenteranno? Devo dire che non c’è un rapporto diretto. Nel senso che stiamo parlando di un prodotto molto ambito che, ogni anno, acquisisce riconoscimenti importanti e di prestigio. E questo perché è seguito dagli imprenditori nostri consorziati in maniera molto attenta, di più rispetto a quello che potrebbe essere la lavorazione dell’olio extravergine d’oliva. Non ci sono dubbi sul fatto che l’eventuale aumento di prezzo è legato a tali fattori”.
“Tra l’altro, l’olio Dop ha acquisito ormai una fama praticamente planetaria. Cina, America, Giappone ne fanno richiesta continua. Ne vorrebbero sempre di più. Ma la produzione è quella che è e per tale motivo dobbiamo accontentarci. A ogni modo – conclude – stiamo gettando le premesse affinché il consorzio possa assicurare una attenzione ancora più capillare rispetto al passato per far sì che un olio che si caratterizza per la spiccata naturalità, con un gusto tutto proprio, dato in particolare dalla sua genuinità, possa diventare sempre di più un punto di riferimento dell’alimentazione d’eccellenza”.
Comunicato stampa